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Parco Alpi Marittime: basta spaventare la fauna a caccia di foto per i social, è “stupido e crudele”

La fotografia naturalistica è universalmente apprezzata come fonte di emozioni. Sui social giornalmente è facile imbattersi in immagini che immortalano paesaggi, flora e fauna selvatica, di fronte alle quali è inevitabile soffermarsi un istante e spesso lasciarsi scappare un sorriso.

E sono soprattutto gli animali ad affascinarci. Quegli scatti rubati durante la loro quotidianità grazie all’abile maestria di fotografi specializzati. Purtroppo fotografi naturalisti non si nasce e non ci si può improvvisare tali.

È quanto si evince da un appello lanciato negli scorsi giorni dal Parco delle Alpi Marittime contro due utenti che hanno diffuso in rete le immagini di un lupo avvistato in Val Casotto, in cui è evidente che l’animale sia in fuga, probabilmente perchè molto spaventato da questi “fotografi per caso”.

In un primo video si vede il lupo correre per le vie di Valcasotto, frazione di Pamparato (CN).

Nel secondo quello che sembrerebbe essere lo stesso esemplare, corre lungo la strada provinciale imbiancata dalle nevi dello scorso weekend mentre viene ripreso da un’automobilista che lo insegue inducendolo alla fuga.

Dopo le nevicate capita spesso che i selvatici – prede e predatori – approfittino delle strade sgombere dalla neve per spostarsi più agevolmente, spesso finendo per rimanere intrappolati nella carreggiata, fra i muri di neve compatta ammucchiati ai lati dai mezzi”  – si legge nella nota diffusa dal Parco – “È quello che è capitato in Val Casotto, dove un lupo ha attraversato la piccola frazione omonima e un automobilista ha inseguito un animale in corsa, filmandolo per qualche centinaio di metri”.

Una situazione dunque di evidente stress per l’animale, un momento in cui bisognerebbe soltanto rispettarne gli spazi ed evitare di entrare in contatto attraverso un obiettivo fotografico in maniera così invasiva.

Che si tratti di un lupo, un capriolo, un cinghiale o qualsiasi altro animale” – si legge ancora nella nota – “ricordiamo che, oltre che essere vietato dalla legge, è anche stupido e crudele spaventare un selvatico costringendolo a correre a perdifiato solo per il gusto di avere un video o una foto da esibire come trofeo sui social. In caso di avvistamento, si suggerisce di rallentare o fermarsi e aspettare che l’animale trovi una via di fuga per allontanarsi, godendosi l’incontro senza trasformarlo in una sleale gara di velocità”.

 

 

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