Alpinismo

Invernali – Simone Moro rinuncia al Manaslu

È tornato finalmente il sole sopra in Manaslu, ma è servito solo per far arrivare l’elicottero a portare via Simone Moro e Pemba Gelje Sherpa dal campo base.

Una notizia che non stupisce, era abbastanza prevedibile che i due alpinisti prendessero la decisione di rinunciare dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, che hanno fatto cadere 6 metri di neve fresca sul campo base.

Sarebbe stato impossibile salire sulla montagna in queste condizioni e, inoltre, in base all’ultimo aggiornamento del bergamasco, la provviste erano oramai agli sgoccioli.

Oggi si è aperta una finestra di bel tempo, e anche questa volta Karl Gabl ha avuto ragione. Ovviamente con il sole le valanghe sono aumentate e hanno iniziato ad arrivare al campo base. Per fortuna poco dopo questa foto un elicottero è venuto a recuperarci” scrive Simone, che aggiunge: “Negli ultimi giorni l’obiettivo quinta vetta in invernale si era trasformato in restare vivi! Ci vorrebbero 2-3 settimane di sole per assestare 6 metri di neve polverosa ma le previsioni sono tutt’altro che buone. Mi chiamano “winter maestro” voglio onorare questo titolo con la rinuncia, difficile dopo tanta attesa ma a volte ingrediente essenziale per il successo futuro”.

Si chiude la spedizione invernale di Simone Moro, che, come nel 2015, non è stato decisamente fortunato con il meteo.

 

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40 Commenti

  1. ma no dai…
    neve al manaslu ?
    in inverno poi ?

    chi l’avrebbe mai detto. Peccato
    sarà per la prossima

  2. Grande Simone! Dai, almeno hai l’elicottero al campo base…altrimenti il ritorno sarebbe stata un odissea al limite dell’impossibile. Bravi comunque, sara’ per la prossima volta.

  3. Prevedo un nuovo, entusiasmante libro: “6 metri – odissea bianca sul Manaslu”. Lo prenoto già da adesso, perché so che sarà un nuovo, grande capitolo dell’alpinismo estremo. Leggendario Simone Moro.

  4. Inizio a credere che Moro prenda soldi per ognuno che rosica qualsiasi cosa faccia…a giudicare dai commenti dovrà essere ricco ormai!!!

  5. “Winter maestro”, modesto come al solito. Maestro nel vendere qualsiasi cavolata preudo alpinistica. E nel credersi chissachi. Gasato.

  6. Non è l’inverno giusto Simone, avrai senz’altro altre occasioni, anche con finestre di bel tempo chissà quante slavine con tutta quella neve. Buon rientro grandissimo scalatore.

  7. Peccato per il rientro in elicottero, altrimenti avrebbe potuto scrivere un libro sul ritorno dal campo base a piedi con condizioni al limite dell’impossibile…da eroe.

  8. Naturalmente il Manaslu ringrazia per tutto il materiale abbandonato sotto la neve. Cosi come ringrazierà il Nanga Parbat per tende e attrezzatura abbandonati e spazzati via dalle slavine ai vari campi dello sperone Mummery. Stessa cosa farà il K2 per i km e km di corde fisse, bombole di ossigeno e spazzatura varia abbandonati dalle 2 spedizioni. Forse sarebbe bene che Montagna.tv invece che dare spazio con decine di articoli per ogni metro conquistato, condanni e prenda le distanze da questo alpinismo di conquista e da questi pseudo-alpinisti che non hanno il minimo rispetto dell’ambiente ma solamente sete di soldi e notorietà
    Speriamo che almeno i RAGNI di Lecco, in Patagonia, abbiano lasciato poca roba dietro di se!

  9. Vivere una vita facendo quello che piace, magari considerato inutile come salire e scendere da una montagna, e’ il sogno di molti, Trovare anche il modo di monetizzare per raccontarlo non e’ un reato, molti delatori “divanati” preferiscono gli eroi che muoiono a 30 anni, loro si che eran ALPINISTI.
    Simone vive la sua vita e i suoi sogni, voi restatevene pure li a sparlare che tanto le cose non cambino.
    Grande Dindone.

  10. Grande Igor! Ma quindi nessuno puo’ criticare un film o un libro, semplicemente perche’ sono fatti e scritti da gente che fa e monetizza cio’ che gli piace? Boh, io penso che si possa criticare, senza offendere, un modo di fare alpinismo che non apprezza. Tipo arrivare e tornare dal campo base in elicottero, tipo portare il gabibbo a saltellare in cima all’Everest con la bicicletta, tipo pagare per utilizzare le corde e i campi alti gia’ attrezzati da altri…tutto qui. Anche da divano. Se poi si vuol vedere Simone Moro come un eroe a prescindere….

    1. Sì, criticate pure, e chi ve lo vieta? Però dite sempre le solite cose o quasi: quella del Gabibbo e dell’elicottero sarà la decima volta che la leggo.

  11. Anche Messner per scalare il Lhotse usò la via già attrezzata dagli elvetici. Eppure Messner è il re degli ottomila e Moro invece un imbroglione…due pesi e due misure a seconda del grado di simpatia…

  12. Non riesco proprio a capire l’astio nei confronti di Moro.
    Anche io non approvo il suo modo di fare alpinismo, ma non per questo lo massacro per ogni passo che fa! Se guadagna nel pubblicare libri o fare interviste, uno per lui.
    E poi non tutti possono o hanno le capacità di fare prime ascensioni o vie nuove.
    Gli eroi campano poco..

  13. Io dico solo che anche Hans Kammerlander ci aveva provato nel 2017 … a novembre per carità … ma si era fatto tutto il trekking di 7 gg per arrivare al campo base … e altri 5 giorni di trekking di ritorno … no elicotteri … no corse fisse di altri … un altro alpinismo.. un altro stile … un altro uomo …

  14. signori pure a me non piace Moro e il suo stile assurdo però qui stiamo parlando di gente che da anni vive da zingaro lontano da famiglia confort …..dovete provare a fare 40 giorni a dormire in tenda a 5000 metri cagare al gelo mangiare buste e fare pipì la notte dentro una bottiglia nel sacco a pelo…..
    vergognateviiiiii

    1. Alex, scusa ma io HO AVUTO LA FORTUNA di fare tante spedizioni in alta quota e di restare anche per 2 mesi fr campo base e campi alti … sì, ci sono tanti disagi e resti lontano dalla famiglia ma lo fai per una tua scelta … prova a lavorare in fabbrica 8 ore al giorno per tutto l’anno invece… altro che 40 gg di campo base … ma dai su .. vergognati tu

  15. Trekking di ritorno con 6 metri di neve?

    Ragazzi seriamente, rischiate brutte figure commentando spinti dalla simpatia o dall’antipatia

    Sapete cosa sono 6 metri di neve in aumento tra l’altro?

  16. io ho dormito a 4000 metri in inverno a -30 e dopo 3 giorni avevo il cervello in pappa.pensare 40 giorni su montagne impressionanti ci vuole grande fisico e psiche.

  17. Quello che non capisco è come sia possibile che neanche arrivati alla fine di gennaio avesse solo 6 giorni di provviste quando sarebbero dovute bastare almeno fino a fine febbraio. Sembra quasi che avesse già in mente di andare via prima rispetto alla scadenza naturale dell’inverno (per altro lui lo fa terminare al 21 marzo). Sarà stata una spedizione con il solo intento pubblicitario senza reali intenzioni di scalare la montagna?

    1. Quello che non capisco io è come mai si debba pensare solo male senza dare una minima chance, qualche altra possibilità; che so magari aveva un budget ridotto e coraggiosamente ha affrontato la spedizione confidando nel bel tempo, magari aveva avuto rassicurazioni in merito. Invece NO! si va subito a dire che non c’ erano manco le intenzioni di salire era solo per pubblicità. Bravissimo!

      1. Moro ha dichiarato che l’idea di una nuova invernale al Manaslu derivasse dal fatto che la prima spedizione era stata fatta al di fuori delle “nuove regole”…quindi in qualche modo dichiarando tra le righe che non si potesse considerare di fatto proprio per buona la prima invernale del 1984. 35 anni dopo si presenta al campo base in elicottero con PC, internet e social media, ci sta una settimana per stabilire che c’è troppa neve e se ne vola via….secondo te questo tipo di alpinismo è estremo? è innovativo? Ci dice qualcosa che non è ancora stato detto? …per me come per molti altri NO…quindi senza essere offensivi commentiamo e diciamo la nostra. Se poi Moro facendo questo alpinismo piace, buon per lui, se qualcuno lo considera un mito benissimo…io non rosico proprio niente, ma esprimo un’opinione.

        1. Ahah perché Txikon Nardi e compagnia mica ce l’hanno PC e social media, no no…
          Fatalità è solo Moro che viene attaccato su questo fronte, o per la ridicola storia dell’elicottero, come da lui spiegato mille volte meno inquinante di una processione di portatori

  18. Se non si riesce nemmeno ad arrivare (e tornare) al campo base a piedi perchè c’è neve… come si può sperare di arrivare in cima?
    presumo che in montagna uno ci vada quando ci sono le condizioni.. non contando sul fatto che si possano saltare le tappe in elicottero. parere mio

  19. ma tu in fabbrica rischi la vita? certo che sono scelte allora se sai come sono le spedizioni che problemi hai. lui fa alpinismo così e non chiede a nessuno di piacere per forza.
    fattene una ragione che tu di 8000 invernali manco l’ombra

    1. Alex. Ma dove vivi. Ci sono più morti in fabbrica e cantieri che in montagna. Fattene una ragione. Meglio il campo base che la fonderia…

  20. Scusa enri ma non sei molto obiettivo. Moro è arrivato al campo base il 14 e aveva provviste sino al 3 febbraio; in 20 giorni se non sei già acclimatato per salire a 8000 metri (e lui non lo era) per fare un tentativo alla vetta alla prima occasione possibile, non hai matematicamente il tempo per salire la montagna.Anche nella stagione primaverile questo tempo sarebbe davvero esiguo per avere possibilità di successo. Detto questo Moro è libero di fare quello che vuole ma, a mio avviso, dovrebbe essere un tantino piu onesto nel suo alpinismo

  21. E certo che in fabbrica o nei cantieri si rischia la vita. Ci sono piu’ morti per lavoro rispetto a morti per alpinismo. Questo giusto per chiarire le cose. Non sono ne a favore ne contro Simone Moro. Solo per chiarire.

    1. Ciao Mario. Solo per rispondere alla tua domanda ti giro di seguito le spedizioni:
      2002 Illimani + Sajama in Bolivia
      2003 Tocclaraju + Pisco + Huascaran in Perù
      2004 Ojos del Salado in Cile
      2005 Aconcagua in Argentina/Cile
      2006 Muztagh Ata in Cina
      2007 Khan Tengri in Pamir
      2008 Baruntse in Nepal (+ mera peak)
      2009 Broad Peak (tentativo fino a 7200 m) in PAkistan
      2010 Himlung Himal in Nepal
      2011 Gasherbrum I /tentativo fino a 6800 m) in Pakistan
      2012 Cho Oyu in Tibet – vetta senza O2
      2013 Dhaulagiri (tentativo fino a 6500 m) in Nepal;
      2014 Manaslu – vetta senza O2;
      2015 Illampu in Bolivia
      2016 Makalu (tentativo fino a 7000 m)
      Grandi esperienze …

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