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Alla scoperta dei luoghi segreti del Monte Bianco con Meridiani Montagne

Uscito il 22 dicembre, il nuovo numero di Meridiani Montagne “Monte Bianco segreto” si può ancora trovare in edicola fino a fine febbraio. Una monografia imperdibile per andare alla scoperta dei loghi segreti del Tetto d’Europa, come ci racconta Marco Albino Ferrari nel suo editoriale:

A distanza di più di sedici anni dalla prima uscita (2002, n° 1), e a sette dalla monografia dedicata al “Monte Bianco italiano” (2011, n° 46), Montagne ritorna a posare la sua lente sul Tetto d’Europa. Ma lo fa da una prospettiva del tutto inedita e originale: andando a cercare i luoghi meno frequentati e noti, i settori “segreti” del massiccio.

Il Bianco, si sa, è il più himalaiano dei monti alpini: da Courmayeur alla sua cima si spalanca un dislivello di 3600 metri, più di quello tra il Campo base e la vetta dell’Everest (3500 metri). E proprio per questo suo aspetto maestoso, il Bianco è il massiccio più fotografato e visitato delle Alpi. Migliaia di turisti affollano le sue pendici, salgono sulle nuove funivie alle porte dei ghiacciai, e si mettono in coda sui soliti sentieri. Eppure, nella sua vastità (45 chilometri di lunghezza e 12 di larghezza tra Italia, Francia e Svizzera), il Bianco racchiude anche preziosi angoli poco conosciuti e visitati. Interi bacini glaciali che rimangono solitari, nascosti, popolati solo da animali selvatici. Luoghi che rimandano a storie epiche, costruzioni di bivacchi remoti, ascensioni dimenticate, personaggi usciti da ricordi in bianco e nero.

In queste pagine proponiamo un viaggio anche dai tratti romantici, che si vela di nostalgia ripensando a com’erano la montagna e i suoi villaggi fino agli anni Sessanta, ma che ci porta ugualmente a ritrovare con ottimismo quelle stesse atmosfere che sembravano ormai del tutto sparite.

 

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