Alpinismo

Nepal, una nuova via sul versante ovest dell’Himjung (7092 m)

Gli alpinisti Vitus Auer, Sebastian Fuchs e Stefan Larcher hanno aperto una nuova via in stile alpino su un 7000 himalayano, il monte Himjung (7092 m) in Nepal, a nord dell’Annapurna e del Manaslu.

Risalendo la lunga cresta Ovest i tre sono riusciti a raggiungere la cima, salita per la prima volta nel 2012 dai coreani Kim Chang-ho e An Chi-young lungo la parete Sud.

Il progetto iniziale del trio era in realtà di salire dal versante Est ma la mancanza di permessi per esplorare la valle di accesso li ha costretti a puntare sull’Ovest, dove è stato installato il Campo Base a 4800 m. L’idea di risalire lungo l’inviolata cresta Sud Est non li ha però abbandonati così da optare per un giro di acclimatamento che consentisse loro di studiarla un po’ meglio, arrivando fino in fondo alla valle. Dopo tre giorni di salita fino a 6000 metri del Gyajikang, un settemila della Nar Phu Valley e altri due giorni impiegati per raggiungere 6000 metri sull’Himjung, i tre hanno concluso che la roccia della cresta risultasse estremamente fragile e ripida. Motivo per cui i loro sguardi si sono orientati sulla più agevole cresta Ovest.

Alle 7 di mattina del 31 ottobre, approfittando delle previsioni meteo favorevoli, sono partiti dal Campo Base raggiungendo verso le 17 il Campo 1 a 6180 metri. Alle 23 è iniziata la fase di salita in notturna lungo l’intera cresta Ovest. Dopo una pausa in attesa che il vento forte sulla cima della cresta si placasse, si sono rimessi in marcia arrivando in vetta alle 9 del mattino successivo. La discesa è stata effettuata invece lungo la cresta Nord non senza difficoltà. “È stato difficile scendere, 50° a 7000 metri, eravamo stanchi” – racconta Vitus, fratello di Hansjorg Auer –  “Siamo fuggiti verso il basso ma risalire 250 metri per ritornare al Campo 1 è stato orrendo”.

Foto FB Hansjorg Hauer

Alle 20 del 1 novembre il trio ha finalmente raggiunto la tenda al Campo 1 per poi rientrare al Campo Base alle 16 del 2 novembre.

Una grande soddisfazione per i tre alpinisti, alla loro prima spedizione himalayana. Un’esperienza eccitante da cui Vitus, Sebastian e Stefan non sapevano bene cosa aspettarsi prima di giungere sul posto, dove per la prima volta hanno avuto modo di valutare come i propri corpi reagissero a simili quote. Ancora più emozionante è stato sicuramente l’aver percorso con successo una via di salita mai descritta da nessuno, fortunatamente priva di passaggi tecnici di elevata difficoltà.

Tutto si è sviluppato in modo completamente diverso da come avevamo immaginato e pianificato” – racconta ancora Vitus, sottolineando come l’impresa sia stata resa possibile dal grande spirito di squadra mostrato dai tre, nonostante prima di questa esperienza congiunta non avessero ancora avuto modo di conoscersi bene.

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