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“Be searchable” con il sistema Recco e lo scarpone da scialpinismo F1 di Scarpa

Ho partecipato alla presentazione dello scarpone da scialpinismo di Scarpa il modello F1 (credo stia per formula 1) che si è tenuta a Courmayeur nei giorni scorsi. L’occasione è stata unica e molto interessante anche perché si è parlato del sistema di ricerca Recco che poi abbiamo verificato con il supporto delle guide alpine e con ricerca effettuata dall’elicottero.

Andiamo però con ordine.

Prima di tutto lo scarpone F1 con il sistema BOA è un nuovo scarpone di Scarpa che rappresenta un ottimo compromesso fra peso e sciabilità: siamo attorno ai 1200 gr per il modello da uomo e 1000 gr per quello da donna (valori molto bassi in uno scarpone che, anche grazie al sistema di chiusura BOA, consente una sciata precisa anche su discese impegnative e tecniche). Non è uno scarpone da freeride, ma l’efficacia di trasmissione degli impulsi allo sci raggiunta è molto interessante rimanendo nel campo degli scarponi molto leggeri, non da gara, e quindi anche performanti per la salita.

Le regolazioni dell’inclinazione del gambetto sul piano laterale e frontale consentono di modificare l’assetto a seconda del proprio modo di sciare e portano lo scarpone ad un alto grado di tecnicità.

La rotella BOA modificata per un utilizzo anche con i guanti agisce con una trazione sul cavo che fascia perfettamente tutto lo scafo e non solo la parte superiore, come con le tradizionali leve, assicurando un bloccaggio ottimale con precisione micrometrica senza compromettere il confort anche in caso di utilizzo per tutta la giornata. F1 è anche il primo scarpone da scialpinismo dotato di placchetta riflettente RECCO.

Veniamo al sistema RECCO. Tutti sappiamo che nel sistema di protezione dello sciatore fuoripista e scialpinista sono necessari: ARTVA, pala e sonda. Molto spesso però, chi è attratto da un pendio di neve fresca vicino alle piste si lancia in una breve sciata in neve fresca senza l’ARTVA, per non dimenticare che dalle statistiche degli incidenti in valanga emerge che in molti casi l’ARTVA risulta spento o con le batterie scariche. Ecco che avere un sistema complementare per essere “cercabili” può risultare molto utile.

Oggi esiste un apparecchio di ricerca del segnale RECCO di piccole dimensioni e del peso di 900 gr, che, anche se non pensabile per i componenti di una gita, sta entrando in maniera capillare nei comprensori sciistici in dotazione al personale addetto alla sicurezza, che può intervenire in tempi molto brevi una volta avvistata una valanga o in caso di chiamata.

Un secondo sistema di ricerca può essere effettuato con una potente antenna posizionata sotto l’elicottero che garantisce un’elevata velocità di copertura (6min. per chilometro quadrato!) anche su valanghe di grandi dimensioni per individuazione del segnale e successivo intervento di ricerca della squadra a terra (copertura di una fascia di 80/100 metri e di elevata profondità sotto la neve).

RECCO sta inoltre espandendo il suo sistema dal soccorso in valanga alla ricerca durante tutto l’anno grazie al sistema di ricerca con antenna SAR sotto l’elicottero.

“Be searchable” è lo slogan di RECCO e il messaggio riassume il valore del sistema, che mi ha colpito e interessato. Più placchette riflettenti possiamo indossare in tutte le attività outdoor che facciamo meglio è: dall’arrampicata, alla mountain bike, allo sci di fondo, all’escursionismo su ghiacciaio e anche durante le passeggiate nel bosco, la caccia, l’andar a funghi e chi più ne ha più ne metta. “Be searchable” ti può salvare la vita.

In conclusione le prove fatte hanno dimostrato a tutti i partecipanti la validità e l’efficacia del sistema RECCO, quindi ben venga uno scarpone con riflettore RECCO come l’F1 che penso costituirà il capostipite di altri modelli come preannunciato anche in sede di presentazione dai responsabili di Scarpa.

Bello e utile!

 

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3 Commenti

  1. Il sistema RECCO era gia negli scarponi da scialpinismo almeno 25 anni fa se non di più; avevo un paio di tali scarponi di una marca svizzera di cui non ricordo più il nome ma che non esiste più; il sistema comunque non fu molto implementato da allora…speriamo si sviluppi perché in effetti serve non solo in inverno per le valanghe

  2. Allo stato attuale nello skialp purtroppo il RECCO serve solo per estrarre i cadaveri prima del disgelo primaverile…se può essere utile per il freeride vicino alle piste perché non inserirlo nelle tessere Skipass che tutti hanno in tasca?!

  3. Sui miei Sanmarco, vecchi sui 28 anni sbriciolatisi in schegge per il lento modificarsi delle plastiche sotto , idem.
    Travata placchetta, mai ben capito se in ancora effettivo utilizzo.Chiedo, ma il vecchio cordino da valanga con i numeretti, e’ proprio inutile? Ne avevo uno comprato da un rigattiere di attrezzature montane vintage.Aggiornata ne ho visto sul web una versione a 4 cordini detta flash avalance e pure pallone arancione-rosso con cordino, autogonfiante a stecche di acciaio e cordino denominatoavalanche ball,svizzero..In un filmetto ho visto pure pallone di gomma ad elio legato e lasciato galleggiare in aria sopra lo sciatore, in zone a rischio.Gia’ pronto alla bisogna.

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