Cronaca

Muore il manovratore della funivia. Il paesino resta isolato

Monteviasco, frazione di Curiglia con Monteviasco (Varese), un paesino a 950 metri di quota al confine col Malcantone, con soli sette abitanti quasi tutti anziani, un osservatorio astronomico, un ristorante e un unico mezzo per essere raggiunto: la funivia Ponte di Piero-Monteviasco.

Dallo scorso 12 novembre il paese è però raggiungibile soltanto a piedi per il sequestro della funivia disposto a seguito della morte del manovratore, un 58enne rimasto schiacciato negli ingranaggi per cause ancora da accertare. Gli abitanti sono da allora riforniti di viveri e farmaci dai carabinieri di Dumenza e Luino. Giornalmente i militari percorrono a piedi i 1400 gradini della mulattiera che rappresenta l’unico sentiero di collegamento tra la frazione e la valle.

Non è uno scherzo, ho percorso la mulattiera ieri e ci vogliono circa cinquanta minuti in salita. E che salita” – sottolinea il capitano Alessandro Volpini, comandante della compagnia dei carabinieri di Luino. “Qualsiasi esigenza abbiano i residenti sono costretti a spostarsi a piedi. Contando che il più giovane ha 50 anni, non è semplice“.

Dei veri e propri salvatori o angeli custodi, come li ha definiti un’anziana del paese ricevendo dalle mani dei carabinieri il pane giornaliero.

Gli abitanti del comune di Curiglia con Monteviasco sono in attesa di rassicurazioni sulle tempistiche di riapertura della funivia. Stando alle ultime informazioni giunte dalla Procura di Varese, la perizia sul mezzo è stata eseguita nella giornata di domenica 18 novembre. Nei prossimi 60 giorni gli esperti incaricati di chiarire la dinamica dell’incidente, metteranno su carta i risultati delle loro indagini. Teoricamente soltanto a quel punto l’autorità giudiziaria potrà decidere se procedere col dissequestro della funivia. In realtà non si esclude al momento una riapertura anticipata per limitare i disagi alla popolazione.

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Un commento

  1. Ho visto in azione giovani con moto da trial..che andavano quasi ovunque.
    alcuni erano volontari ( vigili del fuoco, soccorsoalpino)
    Altri, boscaioli.Se in zona ve ne sono forse riescono a portar e viveri e farmaci..in attesa del dissequestro..Pure con i quad cingolati ci si potrebbe provare, non sono mezzi inventati e costruiti solo per il divertimento di pochi scatenati.Se si scoprono difetti o anomalie..qualcuno che provveda a migliorare l’impiantino di teleferica si spera si trovi.

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