Alpinismo

Jannu East. I Ragni di Lecco Bacci e Moroni rinunciano alla salita

La spedizione dei Ragni di Lecco David Bacci e Luca Moroni, partita lo scorso 9 settembre per il Kanch Himal sul confine tra Nepal e India, alla conquista dell’inviolato versante nord dello Jannu East (7458 m) non ha avuto l’esito sperato. Le condizioni pessime della parete hanno infatti portato i due a rinunciare alla salita.

Un’esperienza di certo difficile da elaborare, come ha commentato il Presidente del Gruppo Ragni Matteo Della Bordella – “Batoste come questa fanno parte dell’alpinismo vissuto ad alto livello e, posso dirlo per esperienza diretta, nella storia dei Ragni spesso sono state preludio a grandi realizzazioni”.

Un punto di vista che sembra corrispondere a quello di Luca Moroni, che sul suo profilo Instagram ha scelto di raccontare la “sconfitta” attraverso una frase iconica di Michael Jordan: “Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite. Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il tiro decisivo… e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante e tante volte nella mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

 

I due alpinisti avevano già mostrato una grande determinazione lo scorso anno durante la loro prima esperienza in Alaska, riuscendo in soli 5 giorni ad effettuare la prima ripetizione italiana della Diretta Slovacca sul Denali (6190 m).

La decisione di tornare indietro non deve essere stata dunque presa con facilità. Ne è la prova il tentativo in solitaria di David Bacci sull’Anidash Chuli (6800 m) qualche giorno dopo la rinuncia al Jannu East, abortito anch’esso per le condizioni non ottimali del pendio. 

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2 Commenti

  1. Ma quanto è alta la parete che volevamo tentare e qual’è la linea di salita che volevamo tentare in foto? che due così abbiano rinunciato sa di mostro ma senza dettagli non si puà capire

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