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Olimpiadi invernali 2026. Calgary dice NO

La settimana scorsa eravamo rimasti in attesa dei risultati del referendum consultivo indetto a Calgary per definire le sorti della candidatura canadese alle Olimpiadi invernali del 2026. Ebbene al referendum ha vinto il fronte del NO alla candidatura, con il 56,4% dei suffragi pari a 171.750 voti; i favorevoli sono stati 132.832. Questi i risultati non ancora ufficiali, postati su Twitter dal municipio.

La gente ha parlato, tanta gente, e l’ha fatto chiaramente. E questa è una chiara direzione su dove andare” ha commentato il sindaco di Calgary, Naheed Nenshi, profondamente deluso dal voto. La decisione definitiva sul ritiro spetta ora al consiglio municipale che dovrà ratificare l’esito del voto il prossimo lunedì.

Calgary, già sede dei Giochi del 1988, avrebbe potuto riutilizzare strutture già esistenti e sfruttare la competenza acquisita per garantire un’ottimale organizzazione dei giochi invernali del 2026. Ma la popolazione a quanto pare non vuole una seconda esperienza olimpica.

Restano in gara Milano-Cortina Stoccolma. Tra le due candidature quella italiana sembra la più forte, considerando le problematiche di natura politica ed economica che affliggono la capitale svedese. Un altro grave problema di Stoccolma è che la città gode, come tutta la Svezia, di una passione per gli sport invernali ma manca di budelli ghiacciati che determinerebbero la necessità di spostare in Lettonia le gare di bob, slittino e skeleton. Un’idea che non piace a molti. Il prossimo 28 novembre il dossier sulla candidatura di Milano-Cortina sarà presentato al Cio, dal presidente del Coni Malagò, che volerà a Tokyo in compagnia del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del governatore del Veneto Luca Zaia.

Non resta dunque che attendere le decisioni del consiglio comunale di Calgary, che potrebbe anche non tenere conto delle indicazioni dei cittadini e proseguire la sua corsa per i Giochi 2026. Di certo le problematiche di natura politica fra governo federale, provincia e città nella gestione dell’evento rendono molto più plausibile il passo indietro definitivo del Canada.

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2 Commenti

  1. Se Stoccolma ha problematiche di natura politica ed economica, noi i9nvece andiamo a gonfie vele….ne riparleremo e faremo i conti nel 2027

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