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Kashmir isolato da una tempesta di neve, danni in tutta la regione

In questi ultimi giorni si è parlato ampiamente di cambiamento climatico ed eventi estremi. Abbiamo avuto gli occhi puntati per una settimana intera sul Nord Italia, devastato da un ciclone mediterraneo di inusitata intensità. Ma siamo stati gli unici a dover affrontare simili difficoltà?

Il video che vi mostriamo, difficile a credersi, è stato girato nel Nord dell’India, nello specifico nella valle del Kashmir.

Il clima dei questa regione presenta una stagione invernale fredda e nevosa ma siamo evidentemente un po’ in anticipo sui tempi!

L’inattesa tormenta di neve “precoce” accompagnata da un calo termico che ha raggiunto addirittura i  meno 5°C nella città di Gulmarg, ha reso necessaria la chiusura dell’autostrada Srinigar-Jammu, isolando totalmente il Kashmir dal resto del Paese. Molteplici i danni registrati in tutta la regione. Nella città di Srinigar sono caduti 76 cm di neve che hanno causato la caduta di numerosi alberi, alcuni dei quali impattando sui fili della corrente hanno determinato l’interruzione quasi totale della fornitura elettrica. Centinaia i villaggi rimasti al buio. Una bambina di 9 anni ha perso la vita e tre membri di una famiglia nomade sono rimasti feriti a causa di una delle numerose frane cadute, che ha investito la loro tenda nel distretto di Rajouri. Più di 300 passeggeri sono stati salvati dopo essere rimasti bloccati durante la tormenta lungo l’autostrada. Tre persone sono rimaste intrappolate nella neve per quattro giorni ad alta quota nel distretto di Kathua, al confine col Pakistan prima di essere tratte in salvo dalla polizia supportata da giovani volontari.

La valle del Kashmir, caratterizzata dalla presenza di meravigliosi frutteti, in particolare meleti, teme ora una grave crisi nella produzione agricola. Un video diventato virale sui social nella giornata di lunedì mostra un coltivatore disperato che, a mani nude, cerca di liberare gli alberi da frutto dal manto nevoso. Una nevicata simile non si registrava dal 2009.

Il Governo ha ordinato di procedere con una valutazione dei danni alle coltivazioni così da assicurare un compenso monetario agli agricoltori.

Anche in Kashmir come in Italia sono state tante le accuse mosse contro il sistema politico.  “Il problema è che nessuno si interessa a noi quando il tempo è bello” ha sottolineato Gulzar Ahmad Dewan, un agiato commerciante di mele – “il Kashmir non è certo l’unico posto in cui nevica. Bisogna assicurare ovunque che ci siano garanzie per i coltivatori”.

Secondo il Jammu and Kashmir Economic Survey of 2016-2017, il 70% della popolazione della regione vive grazie alle attività agricole. Nonostante le difficoltà indotte dai conflitti nell’ultimo decennio, la produzione è cresciuta del 36% con un aumento significativo delle esportazioni. Anche se il settore si è dimostrato proficuo per le entrate statali, il Governo non ha fatto grandi passi avanti nella definizione di garanzie per i coltivatori in caso di perdita del prodotto.

Al momento in Kashmir non sono previsti risarcimenti economici” – afferma Fayaz Malik, un altro commerciante del distretto di Baramulla – “Nessuno del governo sa quanto sia difficile la situazione per noi agricoltori”.

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