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Filip Schenk in finale alla conquista di una delle prime medaglie olimpiche per l’arrampicata

In attesa di Tokyio 2020 e nonostante la bufera che ha travolto la FASI con il commissariamento della federazione, l’arrampicata sportiva sta debuttando nella sua nuova veste olimpica in questi giorni a Buenos Aires alle Olimpiadi Giovanili.

Ad indossare per la prima volta nella storia dei Giochi la maglia azzurra con i cinque cerchi cuciti sotto al gagliardetto dell’Italia anche due giovani climber: Laura Rogora e Filip Schenk accompagnati dal Direttore Sportivo della giovanile Franco Gianelli.

La formula è quella della combinata, criticata inizialmente da molti climber, ma che ha trovato spazio anche nella recente Coppa del Mondo – che ha visto vincere Jakob Schubert, secondo Adam Ondra – e che sarà utilizzata a Tokyo.

Domenica ha gareggiato Laura Rogora, terminando al decimo posto, un piazzamento che non le permette di passare alla finale, alla quale accedono le prime sei della classifica. Laura ha chiuso al 13° posto la gara speed, al 5° la prova boulder all’8° la difficoltà.

Ieri pomeriggio un grande Filip Schenk è invece entrato in finale con il quinto posto. Il 18enne della Valgardena ha chiuso al 14° la prova speed della mattina; nel boulder, in cui è campione europeo in carica nella sua categoria, è stato sesto, chiudendo 2 blocchi e portando a casa tre zone; nella lead si è piazzato al secondo posto, con il top realizzato in otto secondi in più rispetto al vincitore della prova, il giapponese Tanaka, riuscendo così a strappare l’accesso alla finale.

Domani Scenk cercherà di conquistare una delle prime medaglie olimpiche per l’arrampicata (gara Speed ore 12.00 italiane; gara Boulder ore 13.45 italiane; gara Lead ore 17.50 ora italiana. La diretta è possibile vederla qui: https://www.olympicchannel.com/en/youth-olympic-games-2018/).

Ne è passata di roccia sotto ai polpastrelli da quel 5 luglio del 1985 quando a Bardonecchia i più bravi scalatori si diedero appuntamento in Valle Stretta per stabilire chi era il più forte su percorsi tracciati “ad hoc”, definendo regole e criteri di valutazione. Era la prima edizione di SportRoccia, era la nascita dell’arrampicata come sport agonistico.

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