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Lupi, specie non a rischio e sì ai proiettili di gomma per il sottosegretario. Ma arriva il no del Ministro

Un nuovo incontro sulla questione lupi in Veneto si è tenuto nel weekend a Gallio (VI). A prendervi parte sono stati il sottosegretario all’ambiente Vannia Gava (Lega), gli amministratori locali, il presdente della Reggenza dei 7 Comuni Emanuele Munari, l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan e il consigliere regionale Nicola Finco. L’ennesima misura, dopo la discussa legge sull’abbattimento e l’adozione di radiocollari per monitorare i branchi, prevede l’utilizzo di proiettili di gomma per allontanare gli animali pericolosi. Pur trattandosi di una misura non letale, il potere di utilizzare questo mezzo di dissuasione spetterà esclusivamente ai carabinieri forestali, per evitare violenze inutili sugli animali.

Per Munari si tratterebbe di un’integrazione all’utilizzo dei radiocollari, che insieme a questo nuovo provvedimento assicurerebbe prevenzione sufficiente per arginare il problema e garantire la sicurezza di persone e bestiame. “L’obiettivo – ha detto a seguito della riunione – è quello di far sì che i lupi si comportino da lupi, evitino di predare i capi allevati e si concentrino sulla fauna selvatica, il cui numero è aumentato significativamente”.

Per Gava si tratta invece di cominciare a mettere in pratica un approccio diverso al problema. Secondo il sottosegretario, la strategia nazionale per la gestione del lupo deve essere ridiscussa e il primo punto da passare in esame è la direttiva europea sulla preservazione della specie e dei suoi habitat. Fulcro del dibattito ormai in corso da tempo sulla questione grandi carnivori è proprio il fatto che, come sottolinea Gava, la popolazione dei lupi selvatici della zona non sarebbe più a rischio. Per questo motivo dovrebbero decadere alcune norme imposte dall’UE per la protezione della specie, che sul territorio alpino italiano conta ormai oltre 1.500 unità.

Il consigliere regionale Finco si è detto soddisfatto della misura, lodando la proposta di Gava. “Finalmente un sottosegretario all’ambiente serio – ha detto nella stessa occasione – che ha deciso di prendere a cuore tale problematica“.

La proposta dovrà ora passare al vaglio del Consiglio dei Ministri, ma ha trovato subito l’opposizione all’interno dello stesso governo e ministero: “L’uso di proiettili di gomma per allontanare la fauna selvatica non è ammissibile“, ha reso noto l’ufficio stampa del Ministro Costa. 

Sparare ai lupi con proiettili di gomma per limitare gli attacchi al bestiame “è di difficile attuazione e non ha prove scientifiche di efficacia“, ha però sottolineato Isabella Pratesi direttore conservazione Wwf Italia in merito alla richiesta del Veneto al ministero dell’Ambiente. “Per tenere lontani i predatori dalle greggi esistono sistemi come le recinzioni elettrificate, ricoveri notturni e i cani da guardiania – aggiunge – soluzioni ampiamente sperimentate che danno ottimi risultati se messe in atto in associazione. Gli allevatori devono essere adeguatamente sostenuti per scegliere al meglio e realizzare queste misure, e negli eventuali casi residui devono poter contare su una burocrazia più snella per ottenere risarcimenti congrui. Quella della convivenza – prosegue il Wwf – è una sfida difficile ma che si vince insieme basandosi sui dati di fatto, non certo con la demagogia“.

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5 Commenti

  1. Per coerenza gli estimatori del lupo dovrebbero andare in alpeggio a posare e gestire quotidianamente i recinti anti lupo e i cani da guardiania. Tutti i giorni e le notti. In modo da apprezzare il predatore .

  2. Poi dovrebbero preparare diapositive e chiamarei lupi a lezione…per insegnare loro che si cacciano i veloci , prolifici, aggressivi e faticosi cinghiali e non le comode ed innoffensive mucche o pecore.Magari non sarebbe il caso di spruzzare sul vello e sulla pelle di animali allevati un repellente da mettere a punto (al peperoncino, alla vaniglia, all’aglio) ?

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