Alpinismo

Everest, falsificano il permesso e scalano il Tetto del Mondo. Beccati

Scalare l’Everest costa, costa tanto (quanto? ve lo diciamo qui). Se sull’agenzia qualcosa si può risparmiare rinunciando ai servizi ed alle comodità, anche se poche oramai vanno sotto i 40mila USD, sui permessi non si può fare nulla e se si desidera scalare il Tetto del Mondo quei 11.000 USD li devi cacciare fuori. A meno che non si falsifichi il permesso di scalata avranno pensato l’australiano Ian James Hibbert, 67 anni, e l’alpinista cinese Xu Zhong Zhou, 62 anni.

Peccato il Dipartimento del Turismo Nepalese se ne sia accorto, come rivelato dall’Himalayan Times, facendo un controllo incrociato tra permessi ed il certificato per la restituzione della cauzione relativa ai rifiuti presentato dalla spedizione, che sarebbe dovuta essere composta da 12 alpinisti, non 14. I conti non tornavano.

Si è così scoperto che il permesso che includeva in due nella lista dei membri della spedizione era stato falsificato e pure molto bene, infatti era stato realizzato su carta intestata e con timbro del Ministero il medesimo giorno in cui era stato rilasciato quello autentico.

Il Ministero del Turismo ha aperto un’inchiesta per capire come possa essere accaduto e se sia coinvolto qualcuno che ha voluto fare il furbo all’interno dell’agenzia o del Ministero. Intanto la Seven Summits Treks di Migma Sherpa ha negato il coinvolgimento e si è resa disponibile a collaborare con la giustizia,

Intanto i due alpinisti sono si riesco a contattare. Dei due, Xu Zhong Zhou è arrivato in cima, mentre Ian James Hibbert ha rinunciato a campo 2.

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