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Fenomeno bike: un business dall’alto potenziale

Tra gli sport outdoor che contano in assoluto un numero maggiore di appassionati c’è la bike, nelle sue numerose varianti: fat bike, mountain bike, gravel, e-bike, bici da strada e via dicendo popolano le strade delle località turistiche montane, che si sono mobilitate per far fronte a questa tendenza aumentando le infrastrutture e i servizi dedicati.

Le statistiche parlano di un turista su cinque che sceglie di pedalare, dai livelli “amatoriali” fino alle competizioni e al cicloturismo. Di questi, due su tre pedalano in montagna, come dimostrano anche i dati Ancma 2017 sulle vendite dei modelli di bike: -1% per le bici “classiche” (in altri Paesi la perdita ha raggiunto addirittura l’8-9%), +19% di quelle a pedalata assistita, un numero destinato a crescere; la produzione di e-bike nel 2017 è aumentata del 48% rispetto al 2016: 1 milione 668mila biciclette (fra normali e elettriche) in vendita, di cui 148mila elettriche.

La bicicletta ecologica è amica dell’ambiente, ma anche del ciclista meno allenato o che, di tanto in tanto, vuole godersi una salita in spensieratezza. L’espansione del mercato dell’elettrico sembra dovuta soprattutto agli sportivi: ben il 65% delle bici elettriche vendute infatti è una mountain bike. E le bici utilizzate per praticare sport, prima ancora che per spostarsi, registrano la crescita di mercato maggiore: oltre alle biciclette a pedalata assistita, aumenta la vendita di bici da cross-country, enduro, freeride, downhill.

Parallelamente alla richiesta di prodotti, sale l’offerta turistica: ormai il fenomeno è noto, e da qualche anno a questa parte si moltiplicano i servizi dedicati ai biker e gli eventi stile “bike days”, con la chiusura delle strade per dare la possibilità a tutti di girare in bicicletta senza pericoli.

D’estate gli impianti di risalita per lo sci vengono utilizzati per le bike, per la gioia di chi ama scendere a perdifiato tra boschi e mulattiere di montagna. Per non parlare dei bike park, che sorgono nelle località turistiche più note.
Insomma un generatore di business ancora non sfruttato appieno, nonostante le numerose iniziative di privati e amministrazioni: abbonamenti per i mezzi di risalita con bike, biglietti appositi per lo spostamento sui treni, apertura di piste ciclabili e percorsi cicloturistici geomappati. Ovunque si trovano poi bike-hotel e noleggi per chi non ha mezzi propri, o vuole provare gli ultimi modelli prima dell’acquisto. Insomma la versione estiva del mondo ski.

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