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Outdoor Festival 2018 – Il G4, tra passato e presente

Il Gasherbrum IV, nella catena montuosa del Karakorum, misura 7.925 metri e (a dichiararlo è un personaggio del calibro di Reinhold Messner) la sua difficoltà è paragonabile o forse addirittura maggiore all’ascesa del K2. Per soli 75 metri, però, il G4 non è un 8.000. Un vero peccato ci verrebbe da constatare, soprattutto perché la sua ascesa, avvenuta il 6 agosto del 1958 ad opera di Walter Bonatti e Carlo Mauri, fu la “rivincita di Bonatti” dopo le accese polemiche seguite alla conquista del K2.

Nel 1958 il K2 rappresentava una delle montagne più inviolabili e inviolate del Karakorum. Anzi, del Pianeta. Oggi, a sessant’anni di distanza, il G4 incute ancora molto timore. Dopo la conquista della vetta, quella del ’58, la cima della montagna è stata raggiunta solamente altre tre volte, ma mai per lo stesso itinerario.

Bonatti e Mauri, durante la spedizione guidata da Riccardo Cassin e organizzata dal Club Alpino Italiano, seguirono un itinerario lungo i seracchi di sud-est e la cresta nord-est. Su terreno misto, con passaggi su roccia fino al V grado poco sotto la vetta. Le spedizioni successive, che risalgono all’86, al ’97 e al ’99, raggiunsero la sommità seguendo altre vie, apparentemente meno complesse e pericolose.

Oggi, a 60 anni di distanza, una spedizione italiana ci riprova. Partita il 10 giugno, tenterà la salita proprio nel periodo in cui si svolgerà, a Cervinia, l’Outdoor Festival. Per questo motivo la serata sulla storica ascesa, organizzata il 27 ed il 28 luglio presso il rifugio Guide Alpine del Cervino e condotta da Agostino Da Polenza, sarà un po’ come rivivere il passato alla luce di qualcosa che, proprio in quei giorni, potrebbe arricchire di una nuova pagina quel grande e affascinante libro che è la storia dell’alpinismo. 

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