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Il Giro d’Italia con Montagna.tv: Siamo al trittico finale

18esima tappa del Giro d’Italia domani. Si va verso la conclusione di questo centunesimo Giro d’Italia e siamo sulle Alpi occidentali.

Il percorso è molto tranquillo, quasi monotono fin verso la fine di tappa. Solo negli ultimi chilometri infatti i corridori lasceranno la pianura padana per iniziare a salire verso le altre quote della montagna piemontese.

L’arrivo è segnato in provincia di Cuneo, sulle piste di Pratonevoso. Località sciistica anta intorno agli ani ’60 quando un gruppo di imprenditori liguri decise di creare una stazione sciistica che fosse facilmente raggiungibile sia da Torino che da Genova.

Nasce così in pochi anni la località, oggi frazione del comune di Frabosa Soprana. Nasce talmente velocemente che la costruzione degli edifici non segue alcun principio di organicità urbanistica. Si tirano su case e palazzi nella totale anarchia architettonica, che oggi si cerca di regolamentare.

giro d'italia, 18a tappaCommento tecnico a cura di Giuseppe Guerini

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Giuseppe Guerini

Siamo all’arrivo. Siamo al trittico finale, nel cuore del Giro.

Questa è la prima delle tre tappe impegnative che portano alla conclusione del centunesimo Giro d’Italia. Possiamo però dire che questa è la meno dure delle tre. È una tappa abbastanza pianeggiante fino a prima dell’arrivo, dove poi inizia la salita verso Prato Nevoso che ho potuto sperimentare anche io in alcuni Giri.

Si tratta di un percorso pedalabile, con un buon dislivello da superare ma distribuito in quindici chilometri.

Qui non mi aspetto grandissime battaglie perché i giorni successivi saranno molto impegnativi. Sicuramente ci sarà qualche prova di forza, qualche scaramuccia, tra i primi posti. Qualche prova per iniziare a sfiancare i corridori che vorranno la maglia.

 

Giuseppe Guerini, classe 1970, è originario di Gazzaniga, un piccolo comune in provincia di Bergamo. Dal 1993 al 2007 è stato un ciclista professionista. Uno scalatore, un atleta particolarmente adatto alle salite. Ha corso per Navigare, Polti e per la tedesca Telekom con cui conclude la carriera nel 2007. È soprannominato Beppe Turbo e non solo perché cresciuto vicino alla centrale idroelettrica di Vertovo.

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