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Paolo Cognetti: il bosco è prima di tutto vita

Qualche tempo fa lo scrittore Paolo Cognetti pubblicava sul suo blog un’interessante riflessione. Un virgolettato di H.D. Thoreau tratto dal testo I boschi del Maine. Poche righe in grado di esprimere in modo chiaro quale fosse il pensiero del filosofo ottocentesco riguardo il rapporto tra uomo e natura, tra uomo e bosco in questo caso specifico. Di seguito potete leggere la citazione riportata sul suo blog dal premio Strega.

Strano che così poche persone vengano nei boschi a vedere come il pino vive e cresce sempre più in alto, sollevando le sue braccia sempreverdi alla luce – a vedere la sua perfetta riuscita. I più invece si accontentano di guardarlo sotto forma delle tavole portate al mercato, e considerano quello il suo vero destino. Ma il pino non è legname più di quanto lo sia l’uomo, ed essere trasformato in assi e case non è il suo impiego autentico e più elevato: non più di quanto lo sia per l’uomo essere abbattuto e trasformato in letame. C’è una legge più alta che riguarda il nostro rapporto con i pini quanto quello con gli uomini. Un pino abbattuto, un pino morto, non è un pino più di quanto il cadavere di un uomo sia un uomo. Si può dire che colui che ha scoperto i pregi dell’osso di balena e dell’olio di balena abbia scoperto il vero scopo della balena? O che colui che abbatte l’elefante per l’avorio abbia visto l’elefante? Questi sono utilizzi meschini e accidentali, proprio come se una razza più forte ci uccidesse allo scopo di fare bottoni e pifferi con le nostre ossa, perché ogni cosa può servire a uno scopo più vile oltre che a uno più elevato. Ogni creatura è migliore da viva che da morta, uomini e alci e alberi di pino, e colui che lo comprende appieno preferirà conservarne la vita anziché distruggerla.”

Oltre a questo testo lo scrittore riportava in calce due link, uno alla nostra intervista fatta al professor Schirone e uno alla replica dell’Onorevole Borghi. Due interviste indicate al pubblico che volesse capire e farsi una sua idea riguardo il Testo Unico in materia forestale. Cosa pensa però di questo Decreto Legge lo scrittore di montagna? Che idea si è fatto a riguardo?

 

Credo che possa essere utile. Credo che sia una buona idea decidere cosa fare con i nostri boschi. Per anni tutto è stato lasciato al caso in modo poco saggio. Riprendere quindi in mano l’argomento e provvedere con una legge unica a me non spiace” ci racconta Paolo che però è preoccupato dal fatto che “questa legge coincide con la diffusione, negli ultimi anni, degli impianti a biomasse. Se questo fosse lo scopo, se si volessero utilizzare gli alberi per produrre energia elettrica, sarebbe davvero molto pericoloso”.

Perché credi questo?

“Credo che produrre energie elettrica dalla legna sia un modo per tornare indietro. Dovremmo cercare di trovare modi migliori di gestire la legna in termini rinnovabili. Il bosco non è prima di tutto una risorsa per l’uomo, il bosco è prima di tutto vita. Il bosco andrebbe sfruttato con molta intelligenza e con rispetto. Non dico che non vada utilizzata la materia prima legnosa. Io stesso brucio legna per parte dell’anno, vivo in una casa di legno e sto ristrutturando un rifugio dove vorrei poter utilizzare il legno del posto. Mi spiacerebbe sapere di avere sulla coscienza un tir che mi porta la legna dalla Francia, ad esempio. Preferire sapere dell’esistenza di una filiera italiana del legno per l’edilizia.”

Quindi sei per un uso coscienzioso della risorsa…

“Mario Rigoni Stern afferma che il bosco va coltivato e va tagliato. Leggendo queste parole mi rendo conto che si tratta della visione del montanaro, di uno che con il bosco ci convive da sempre e che, da sempre, sa che la foresta è parte della comunità. È una visione che però vale in montagna, nelle valli. Una filosofia che non si può esportare in città, che non può far capo ai grandi centri, questa è la mia paura.”

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2 Commenti

  1. Il bosco e’ una risorsa naturale a disposizione degli altri esseri viventi. Cio’ non significa pero’ che dobbiamo sfruttarlo fino ad intaccare il “capitale”, ma il suo prodotto va prelevato con rigoroso criterio conservativo. La nuova legge in itere NON sembra rispettare questo principio!!!

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