Alpinismo

L’Everest si ferma, oggi si ricorda la tragedia del 2014

È un giorno dedicato alla commemorazione quello di oggi al campo base dell’Everest. Tutte le attività sono sospese, nemmeno le cerimonie puja, già cominciate da giorni, si terranno.

Era il 18 aprile 2014 quando 16 sherpa morirono sotto una valanga, conseguente al crollo di un seracco, mentre stavano predisponendo sulla IceFall la salita per la stagione alpinistica. Fu uno dei peggiori incidenti della storia sulla montagna più alta del mondo.

Oggi è il Memorial Day dei 16 eroi sherpa che hanno perso la loro vita durante la tragica valanga nel 2014 sulla cascata del Khumbu. Questo è un giorno estremamente difficile e molto doloroso per me e per molti miei compagni alpinisti ed amici e le loro famiglie. L’intero campo base dell’Everest rimarrà in silenzio e non ci sarà alcuna attività alpinistica così che si possa ricordare questi eroi e mandare loro le nostre preghiere e pensieri. Om mani Padme hung, Om mani padme hung, Om mani padme hung. Possano questi eroi riposare in pace” ha scritto questa mattina Lapka Rita Sherpa.

Cosa è cambiato in questi quattro anni? Poco. I premi delle assicurazioni sulla vita dei lavoratori d’alta quota sono stati aumentati, l’attenzione alla sicurezza si è più alta e qualcosa si sta facendo per evitare che i portatori d’alta quota siano costretti ad attraversare decine di volte la pericolosa IceFall, ma tanto c’è ancora da fare, tanto che la stagione alpinistica dell’anno scorso si era chiusa all’insegna delle polemiche proprio riguardo il trattamento degli sherpa

 

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