Sci alpinismo

Paolo Rabbia e la prima traversata invernale delle Alpi sulle orme di Bonatti

Al termine delle traversata. Foto @ Paolo Rabbia

Partita la spedizione internazionale che vuole ripercorrere le orme dell’ormai datata traversata scialpinistica della Alpi realizzata da un team austriaco nel 1971 siamo andati alla ricerca di chi, nove anni fa, concludeva un percorso simile ma in solitaria e lungo il tracciato del celebre Walter Bonatti. Stiamo parlando di Paolo Rabbia, saviglianese che partito il 29 dicembre 2008 dalla Forcella della Lavina al Mangart ha raggiunto il 28 febbraio 2009 le piste di Garessio 2000 realizzando in questi 62 giorni la prima traversata scialpinistica delle Alpi completamente nella stagione invernale.

Nello studio del nonno dei gemelli Dematteis ricordo, appeso al muro, un diploma a memoria della prima traversata scialpinistica delle Alpi. Un documento che non era stato rilasciato dal CAI ma dal CONI. Una dimostrazione che, per quanto riguarda le traversate, si andava già alla ricerca del record sportivo”.

Per questo ti sei impegnato in questa realizzazione?

Si. Io sono andato alla ricerca di quel che mancava, la prima invernale. Ricordo ancora che sui giornali scrivevano “Rabbia sfida Bonatti”. Non era però una sfida, allora scrissi a Bonatti. Gli spiegai le mie intenzioni. Non stavo lanciando alcuna sfida.

Ti ha risposto?

Si, mi rispose. Dovrei ancora avere la sua lettera qui da qualche parte. Mi disse di star tranquillo, mi diede consigli. Mi spiegò che non c’era alcunché per cui preoccuparsi.

Foto @ Paolo Rabbia

Cosa pensi di questa nuova sfida internazionale?

Sicuramente è interessante. Un’interessante ricerca del record ma, parlando di Tamara Lunger, credo che sappiano fin dove spingersi. Tamara ha dimostrato sul Nanga di saper valutare bene i rischi e certamente saprà valutare la situazione. Se ci sarà da cambiare percorso credo che lo faranno, non rischieranno per fare il record a tutti i costi.

Dal punto di vista mediatico invece?

Mi fa molto piacere sapere che un exploit di questo tipo sia stato sponsorizzato da un’azienda che ha fatto del no limits il suo motto. Questa traversata non sarà certamente un’esperienza estrema, ma avrà sicuramente un ruolo educativo nei confronti dei giovani.

Ci racconti invece qualcosa della tua impresa?

Io sono stato molto fortunato, innanzitutto perché questi tipi di raid hanno poco senso se non li porti a termine, quindi essere riuscito a concluderlo è già una grande fortuna. Basta un piccolo infortunio e finisce tutto lì, non è una cosa scontata.

Fortunato anche perché l’inverno 2008-2009 è stato uno dei più nevosi degli ultimi cento anni circa e grazie a quest’abbondanza di neve ho dovuto fare solo 200 chilometri senza sci.

Non si trovano spesso condizioni di questo tipo...

No, per questo la traversata di Bonatti era stata posticipata. Tra l’altro io, per la mia traversata, ho utilizzato la mappa che si trova nel libro “Le mie montagne” di Bonatti.

Foto @ Paolo Rabbia

Sono cambiate le Alpi scialpinistiche dai tempi di Bonatti?

Tantissimo. Loro avevano usato molto bene le strade bianche, non spazzate in inverno. Percorsi che oggi sono diventati più complicati da sfruttare. Poi, ai tempi c’erano tutte le caserme di confine che garantivano un efficiente punto di appoggio (anche grazie alla presenza di Longo nel team). Questi luoghi oggi sono disabitati.

Come l’ha vissuta la solitudine?

Era una condizione che consideravo come un privilegio. Ero in uno stato di grazia perché le decisioni facevano capo solamente a me. È una sensazione molto stimolante.

Sarebbe stato però forse bello averlo fatto con un compagno con cui poi potersi trovare intorno ad una birra a ricordare. Diversamente credo però che la soluzione solitaria sia un bel banco di prova. Io, di questa traversata, ricordo ogni singolo passaggio, ogni singolo posto perché l’ho vissuta intimamente. Ricordo ogni singolo istante di incertezza per il pericolo di crolli o valanghe, un’esperienza unica.

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Un commento

  1. Questo é l’alpinista più Figo d’italia, e sicuramente tra i più forti!!! Imprese incredibili e tanta umiltà!!
    Il Migliore!!!

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