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La montagna in sedia a rotelle: il progetto Dolomiti Accessibili

Foto @ dolomitiunesco.info

«I monti non si possono accorciare o rendere meno impervi. Eppure con un po’ di coraggio si può provare a scalarli persino con una sedia a rotelle». Con questa frase Micheal Stampfer, un ragazzo a cui una caduta ha fatto perdere per sempre l’uso delle gambe, descriveva nel 2014 ad Altitudini.it la sua idea di montagna.

Una frase che ben descrive il nuovo progetto “Dolomiti Accessibili” lanciato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO: 23 percorsi accessibili a tutti che si snodano tra i nove sistemi dolomitici riconosciuti come Patrimoni Naturali dell’Umanità.

Foto @ visitdolomites.com

Il progetto è rivolto a chi ha limitate possibilità motorie, non solo disabili ma anche persone anziane e bambini piccoli. I percorsi all’interno del frastagliato territorio dolomitico sono stati individuati in base alle caratteristiche che li rendono più idonei ad essere affrontati anche con passeggini e carrozzine. La particolare origine e conformazione delle Dolomiti permette infatti a tutti di avvicinarsi alle vette, più che in qualsiasi altro contesto montano.

Lo studio, svolto con il fondamentale supporto di chi vive una situazione di limitazione dell’indipendenza motoria, partiva da un assunto: la montagna è di per sé ricca di ostacoli naturali ineliminabili, che creano difficoltà di vario grado a chiunque, quindi perché non individuare dei percorsi anche per chi vuole scoprirla su una sedia a rotelle? Le Dolomiti diventano così fruibili su larga scala, secondo le differenti esigenze e possibilità del visitatore.

Foto @ visitdolomites.com

I 23 percorsi vanno dalla Forcella Lavaredo alla Baita Segantini, passando per il Rifugio Padova e il Lago di Carezza e sono disponibili su www.visitdolomites.com, dove si può trovare, oltre al livello di difficoltà del percorso, anche la mappa dettagliata dell’itinerario, le coordinate Gps, le caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona. È possibile inoltre vedere un’anteprima dell’itinerario grazie a Google Street View, per una valutazione a 360° sulla possibilità di intraprendere il percorso scelto.

Il progetto ha inoltre dato vita, durante la scorsa primavera, a delle giornate formative dedicate ai Maestri di sci e alle Guide alpine e accompagnatori di media montagna. Giornate in cui sono stati trattati temi importanti e delicati, dall’accompagnamento dell’allievo con disturbo dello spettro autistico, con disabilità motoria o con disabilità sensoriale, fino alla responsabilità giuridica in caso di incidente. È così possibile scegliere se accedere al Patrimonio Mondiale in autonomia oppure accompagnati da una guida esperta.

Foto @ visitdolomites.com

L’obiettivo del progetto, sviluppato in collaborazione con gli enti e le associazioni del territorio e grazie al finanziamento erogato dal Ministero dei beni culturali, è infatti quello di garantire il diritto universale di godere di una bellezza anch’essa universale come le Dolomiti. Un bene divenuto Patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2009.

 

fonte: visitdolomites.com – dolomitiunesco.info

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Un commento

  1. Ci sono pure carrozzine 4 stagioni, elettriche, con cingoli gommati che consentono margini di movimento piu’ ampi ….si trovano immagini sul web

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