Sci alpinismo

Giulia Murada, promessa dello scialpinismo

Pare quasi intimidita dalle domande. Non è abituata ad avere tutta quest’attenzione mediatica su di se Giulia Murada, giovane promessa dello scialpinismo italiano appartenente al Centro Sportivo dell’Esercito.

Dovrà però abituarsi alle interviste e a tutta quest’attenzione perché i risultati stanno arrivando e potrebbe serbare grandi sorprese nel futuro.

 Sei contenta di quest’inizio di stagione?

Sono contenta, ma non troppo. Dopo gli ottimi risultati della stagione passata speravo di iniziare con un’altra andatura. Certo ho ottenuto comunque un podio. Sono arrivata terza e come inizio è ottimale. Ci sono stati alcuni errori che spero di correggere per le prossime gare. Ora c’è l’Andorra e vedremo come andranno le cose.

Cosa ti auguri?

Ovviamente di vincere. Se si riesce a vincere va sempre bene. Per quest’anno ho come obiettivo gli europei, poi però, se si riesce a vincere anche la over di coppa non sarebbe male (ride).

Ci racconti qualcosa sui tuoi inizi?

Diciamo che tutto parte dal mio papà che è un grande appassionato di scialpinismo. Lui gareggiava e così mi ha trasmesso la passione. In realtà da piccola facevo discesa. Una disciplina che però non mi ha mai appassionato molto, così un giorno chiesi a papà se potevo iniziare ad andare anche in salita. Dopo le prime esperienze “in famiglia” è poi venuto il gruppo dello sci club con cui abbiamo iniziato a fare delle uscite.

E poi?

Ora sono molto contenta della strada sportiva che ha preso la mia vita. Oggi faccio parte del Centro Sportivo dell’Esercito e sono molto contenta di questo.

Come ti trovi nel Centro Sportivo dell’Esercito?

Sono l’ultima entrata, ma conoscevo già tutti gli altri ragazzi. Ci trovavamo spesso alle gare quindi non è stato difficile integrarmi nel gruppo. Sono contenta di farne parte. Oltre a questo c’è poi da dire che ora riesco a sciare molto di più. Ho maggiori possibilità di concentrarmi solo sullo sport e prepararmi meglio. Purtroppo, se non facessi parte di un Centro Sportivo come questo, sarebbe molto più difficile conciliare lavoro ed allenamento. Per me ancora ancora è fattibile perché sono una studentessa universitaria, studio Scienze del Turismo.

Scienze del turismo?

Si (ride). So che non centra nulla con lo sci, ma dove abito io può sempre essere utile una laurea di questo tipo.

Hai un sogno per il futuro?

Diciamo che ho due sogni. Nell’ambito sportivo spero di continuare a far bene, soprattutto da senior che alla fine è quello che conta di più. Mi piacerebbe molto vincere un mondiale senior. Al di fuori del mondo dello sport spero invece di ottenere buoni risultati nello studio, spero di laurearmi con un buon voto.

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