AlpinismoK2 invernale

Considerazioni tecniche dalle immagini “rubate” al campo base del K2

Sono arrivate finalmente prime immagini video “rubate” all’arrivo del primo gruppo di portatori a Concordia e al Campo Base da un pakistano poi rientrato a Skardu (qui per vederle).

Sono immagini significative che danno immediatamente conto delle nevicate sulla regione avvenute a metà dicembre che hanno interessato abbondantemente anche l’area del Baltoro e del K2 e che spiegano il rallentamento della marcia di avvicinamento al campo base dei portatori. Di solito nell’area le nevicate come questa avvengono verso la fine dell’inverno.
Anche con bel tempo e con il poco sole si comprende come il gelo sia di fatto il reale padrone dell’ambiente: i materassini da 10 cm di spessore, scelta saggia, che si vedono nel filmato, sono certamente più ingombranti per il trasporto a spalla, ma consentono un isolamento dal fondo della tenda sufficiente per dormire almeno al campo base senza brividi.

La considerazione tecnica che si può fare vedendo queste prime immagini reali è che questa neve, della quale si vedono coperte anche le montagne, se da un lato renderà meno impegnativo risalire i pendii di ghiaccio della via Cesen, dall’altro è soggetta ad essere sollevata dal vento che certamente soffia abbondantemente e che l’accumula in ogni rientranza e canale della parete andando a costituire un potenziale pericolo. Il freddo intenso peraltro non facilita i processi di trasformazione e consolidamento del manto nevoso.

Ma sappiamo che l’esperienza degli uomini che ieri hanno raggiunto i 5.600 metri lungo la via Cesen è grande e le giornate poco per volta si allungano.

Ieri l’ufficio stampa polacco in patria ha annunciato che al campo base stanno lavorando per poter inviare immagini e informazioni. Ne siamo contenti per tutti gli appassionati e i “tifosi” di quest’impresa.

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