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Kilimanjaro up ‘n down in 10h 06min: nuovo record femminile per Fernanda Maciel

L’ultra runner brasiliana Fernanda Maciel, atleta del team The North Face, ha battuto il record femminile di salita e discesa dal Kilimanjaro, la montagna più alta dell’Africa. In 10h 06min la campionessa brasiliana è salita sui 5.895m del Kili, percorrendo in totale 65 km. Fernanda ha corso dall’Umbwe Gate fino alla cima ed è in seguito ridiscesa fino Mweka Gate migliorando di quasi 3 ore il tempo precedente, pari a 12 ore e 58 minuti, stabilito da Anne-Marie Flammersfeld.

Parlando di questo straordinario risultato, Fernanda ha commentato entusiasta: “Sono davvero molto felice! Ho sognato per tre anni di conquistare questa montagna africana e oggi ne ho avuto la possibilità, conquistando un nuovo record dopo quello che avevo stabilito sull’Aconcagua”. 

Fernanda ha dovuto affrontare momenti difficili per compiere questa impresa: “C’è stato un momento, due giorni prima del mio tentativo, in cui una frana di rocce si è staccata, mentre io ero impegnata ad allenarmi a 5.200 metri di altitudine. Provate ad immaginare rocce grandi come frigoriferi che rotolano verso di te…Alquanto spaventoso! Sono comunque riuscita a proteggermi ed è andato tutto bene”.

L’ultrarunner brasiliana, nata a Belo Horizonte nel 1980, non è nuova a imprese del genere. Già nel 2016 aveva stabilito il record in salita e discesa all’Aconcagua 6.691m in 22 ore e 5 minuti. A 23 anni ha partecipato alla Running Espedition, una corsa di 600 km, mentre nel 2012 aveva infranto il record più importante nella sua carriera  percorrendo il Cammino di Santiago di Compostela, 860 km, in soli 10 giorni. 

Elettrizzata per aver raggiunto la vetta del Kilimanjaro dopo poco più di sette ore di corsa, Fernanda spiega che “raggiungerla è stato davvero un momento speciale per me, una sensazione di grande pace. E’ stato meraviglioso poter vedere, in una stessa corsa, la meraviglia del ghiacciaio Stella e la tipicità del terreno vulcanico…davvero un’esperienza magica. Correre su montagne come questa rappresenta un tipo di esplorazione davvero unico e spero che questa mia impresa sia di ispirazione e di incoraggiamento per tante ragazze e donne!”.

 

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