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Tor des Géants: domenica al via la gara tra le più dure al mondo

Partirà questa domenica il Tor des Géants, il giro dei giganti valdostani, arrivato alla sua ottava edizione. La gara di trail si snoda per tutta la Val d’Aosta, unendo due alte vie della regione. Il percorso si snoda ai piedi dei più importanti 4.000 delle Alpi, è lungo 330 km con 24.000 metri di dislivello positivo. Si parte da Courmayeur Mont Blanc per poi dirigersi verso Valgrisenche, Cogne, Donnas, Gressoney-Saint-Jean, Valtournenche, Ollomont e di nuovo Courmayeur.

La gara va compiuta in totale autonomia, lungo il percorso sono presenti vari punti ristoro dove gli atleti possono fermarsi a mangiare o dormire. Il tempo massimo per chiudere la gara è di 150 ore, gli atleti che arrivano primi in genere la chiudono in 70/80 ore, alternando corsa e micro sonni (calcolabili in minuti) nei vari punti ristoro. 

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Gli atleti quest’anno saranno 860, provenienti da 67 paesi, e fare  pronostici su un percorso così lungo è difficile. Come si legge sul sito del Tor des Géants: “Lo sanno bene il francese Lionel Trivel e l’elvetico Marco Gazzola, entrambi in passato vicinissimi alla vittoria, poi sfumata a pochissimo dal traguardo. Ci riproveranno quest’anno, ma dovranno guardarsi da avversari davvero agguerriti. Primo tra tutti il fortissimo basco Javier Dominguez-Ledo, che da un anno ha messo il TOR in testa alla sua lista dei desideri. Anche Jean Claude Mathieu, quarto all’arrivo nel 2015, cercherà di salire sul podio e con lui il giapponese Masahiro Ono, che dopo due quinti posti punta al salto di qualità, senza dimenticare Jules-Henri Gabioud, vincitore del Tor nel 2011. Gli italiani non staranno certo a guardare: Oliviero Bosatelli e Franco Collé, entrambi già primi a Courmayeur, cercheranno il bis. A dar loro fastidio penserà senz’altro Gianluca Galeati, che nel palmares ha “solo” un secondo posto conquistato nell’edizione dal meteo più severo. Con lui anche il varesino Andrea Macchi, già protagonista al Tor e che quest’anno punterà senza mezzi termini al bersaglio grosso, e Michele Graglia, sfortunatissimo lo scorso anno. Attenzione anche alla pattuglia di atleti dell’Alto Adige: Alex Rabensteiner, Peter Kienzl, Jimmy Pellegrini e Christian Insam hanno le carte in regola per far saltare il banco e riportare in provincia di Bolzano il trofeo conquistato da Ulrich Gross nel 2010.

Tra le donne sarà sfida all’arma bianca tra la campionessa in carica Lisa Borzani e l’iberica Silvia Trigueros Garrote, che lo scorso anno fu tradita soprattutto dall’inesperienza. Non starà certo a guardare Stephanie Case, seconda nel 2016 e data in grande crescendo, così come le azzurre Scilla Tonetti (terza nel 2013) e Marina Plavan che per due volte ha sfiorato il podio classificandosi al quarto posto. Attenzione alta anche per l’italiana Giulia Vinco, vincitrice dell’Ultra Trail Via degli Dei, e la spagnola Consuelo Velasco Barros, vincitrice a sua volta della durissima Travesera 2016”.

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