NewsSicurezza in montagna

Soccorso a pagamento in Lombardia, nel 30% vi è imprudenza

Dal marzo 2015 in Lombardia il Soccorso Alpino è a pagamento per gli interventi senza conseguenze sanitarie; questo ticket può essere maggiorato del 30% nel caso si ravvisi dell’imprudenza (per conoscere le tariffe, qui).

Il conto massimo esigibile che può essere inviato a casa è di 780 euro, il che vuol dire che più di “soccorso a pagamento” si tratta di “soccorso compartecipato”, infatti un’ora di volo dell’elicottero costa al servizio sanitario regionale, quindi ai contribuenti, molto di più, circa 1500 euro. “Ecco perché è necessaria un’opera di sensibilizzazione — sostiene Claudio Mare, direttore del 118 di Brescia sull’edizione bresciana del Corriere della Sera — così da responsabilizzare”.

Quanti sono stati gli “imprudenti” da fine 2015 ad oggi? Secondo i numeri riportati dal Corriere, sono arrivati ad oggi a quota 200 in tutta la Lombardia. Il periodo più problematico è ovviamente l’estate, quando le montagne si popolano di turisti.

Secondo i dati riferiti da Damiano Carrara, presidente del Soccorso alpino e speleologico lombardo, su La Provincia di Sondrio, durante i 12 mesi compresi tra giugno 2016-maggio 2017, nel 29,8% dei casi risultano attivati gli indicatori di imprudenza. 

“A livello nazionale lo scorso anno sono stati effettuati 8.203 interventi, confermando un trend in aumento – ha spiegato Carrara al quotidiano di Sondrio -. A livello regionale nel 2016 sono stati effettuati 1.229 interventi (furono 1.276 nel 2015, ma 1.156 nel 2014) e sono state soccorse 1.296 persone (1.345 nel 2015, ma 1.217 nel 2014). Va comunque detto che è ancora presto per fare valutazioni sull’utilità di questa legge. In fondo si tratta del primo anno”.

 

 

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