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L’Everest in bicicletta

Stefano La Mastra ce l’ha fatta: sabato 15 luglio, dopo 14 ore in sella alla sua bici, 234 km percorsi, 9077 metri di dislivello e 11 risalite al SuperGhisallo, ha portato a termine un’impresa unica, riuscita solo a meno di un migliaio di persone al mondo: affrontare in un solo giorno un dislivello uguale o superiore a 8848 metri, pari all’altitudine dell’Everest.

Stefano inizia a pensare all’Everesting due anni fa, ma è solo con l’inizio del 2017 che capisce di essere nelle condizioni fisiche e mentali giuste per poter sostenere la pedalata più intensa della sua vita.

“Dopo una serie di circostanze difficili che mi hanno impedito di allenarmi, all’inizio del 2017 ho capito che era davvero arrivato il momento di confrontarmi con l’Everesting! Una volta fissato l’obiettivo ho iniziato ad allenarmi, semplicemente passando infinite ore in sella alla mia specialissima, fino a quando due settimane fa ho organizzato tutto: coinvolto alcuni partner, affinato la condizione fisica e fissato la data per la partenza. Da quel momento non potevo più tirarmi indietro!”

È così che sabato 15 luglio alle 4.00 del mattino Stefano è salito in sella alla sua bici, per iniziare la prima delle 11 risalite che lo separavano dalla realizzazione del sogno.

“Le prime tre salite le ho fatte tra il buio e il sorgere del sole. Totalmente solo, per far uscire dalla mia testa ogni dubbio, paura o cattivo pensiero. Dalla quarta salita in poi, però, una serie di amici mi hanno accompagnato, rendendo questa impresa qualcosa di ancora più magico. E così, dopo 13.20 ore in sella e 3 ore di sonno sulle spalle, è arrivato il momento di affrontare per l’ultima volta il segmento che porta da Bellagio a San Primo. La salita più difficile, pensavo, ma l’adrenalina, la concentrazione e la determinazione mi hanno spinto fino in cima in un tempo che non avevo mai fatto, il mio personal record!”. 

All’arrivo ad aspettarlo c’erano la famiglia, gli amici, gli sponsor e la stampa che hanno festeggiato l’inserimento del nome di Stefano LA nell’albo dei pochi atleti al mondo ad essere riusciti a completare l’Everesting.

“Ora sono un Finisher, ma anche un uomo migliore. Perché questo fa la bicicletta, questo fa la fatica: ti tempra e ti rende una persona migliore”.

 

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