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Cairn, l’ometto delle montagne protagonista in Valpelline

cairn e Col du Miage Monte Bianco
Cairn e Col du Miage al Monte Bianco

VALPELLINE, Aosta — Chi frequenta i sentieri di montagna non può non conoscere gli ometti di pietra che, in modo discreto e naturale, sin dall’antichità segnalano l’itinerario a passanti ed escursionisti. Forse, però, molti non conoscono il loro nome internazionale: il termine “cairn”, di origine celtica, si ritrova con lo stesso significato sia in lingua inglese, sia in francese. Ebbene ai cairn, oggi, viene dedicato addirittura un monumento: l’inaugurazione sarà domenica a Valpelline.

Domenica 9 dicembre, alle ore 14 nella sala dell’alpinismo di Valpelline, si terrà’inaugurazione del monumento dedicato al “Cairn: l’ometto delle montagne”. Un segnavia antico, che conserva il vantaggio di poter essere realizzato con pietre che si trovano in loco, e che dunque è ecologico e universalmente ritenuto un elemento elegante nell’estetica del paesaggio.

Martedì prossimo, 11 dicembre, nella stessa sede si terrà anche un convegno dedicato allo stesso tema, moderato dal giornalista Pietro Giglio. Svariati ospiti parleranno dei cairn.

Il rappresentante dell’Ufficio Sentieristica dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Risorse naturali Raffaele Collavo parlerà di “Cairns e segnaletica escursionistica valdostana”; il rappresentante di AlpTrekking Willy Fellay di “Le cairn d’AlpTrekking”, il giornalista de “La Stampa” Enrico Martinet di “Cairns: ordinate cataste”; il geografo-esploratore Franco Michieli di “Cairns: pezzi di natura per trovare la via”; il Segretario Generale della Convenzione delle Alpi Marco Onida di “Cairn, simbolo dell’andar per monti sostenibile: un’attuazione della Convenzione delle Alpi”; l’antropologo Annibale Salsa di “Il cairn fra utilità e simbolismo, fra segnavia e totem litico”.

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