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Morteratsch, neve artificiale per salvare il ghiacciaio

Quello dello scorso anno è stato il peggiore inverno di sempre per i ghiacciai alpini, colpiti duramente dagli effetti del riscaldamento climatico; sul Morteratsch, in Svizzera, sono stati registrati quaranta giorni nevosi in meno rispetto alle medie degli anni ’70: la neve arriva in ritardo e parte ancora più in anticipo, e il ghiacciaio arretra di trenta metri ogni anno.

Cifre preoccupanti anche a livello paesaggistico, per chi ha fatto della montagna una vera e propria attrazione, in termini turistici; a Diavolezzafirn, però, i cittadini hanno deciso di finanziare un progetto pilota dell’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, per un totale di 100 mila dollari (quasi 92mila euro), secondo quanto riporta Quartz.

Tutto dovrebbe partire quest’estate, su un piccolo ghiacciaio ai piedi della cittadina elvetica. Una squadra di esperti, guidati dal professor Hans Oerlemans, si servirà dei cannoni da neve, in modo da creare un manto artificiale che riduca l’impatto del riflesso dei raggi solari e rallenti, quindi, lo scioglimento.

Si tratterebbe certamente di una soluzione temporanea, che, però, costerebbe meno rispetto alle coperte geo-tessili (come sul Rodano). Se andrà a buon fine, l’esperimento potrebbe essere ripetuto anche su Morteratsch e altri ghiacciai di dimensioni maggiori.

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