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Il Canto del Gallo – Decalogo dello scialpinista in crisi

Se chiedo cosa fare quando si staccano le pelli tutti fanno i signori e mi rispondono che a loro le pelli non si staccano mai, che non hanno mai avuto problemi e che se mi è capitato vuol dire che non ci so fare. Siccome a me è capitato, specie con freddo intenso, e quelle volte si è trattato di un vero e proprio disastro, ho raccolto un po’ di spunti utili per tutti (non penso di essere in realtà un caso isolato).

Ecco, fra il serio e il faceto, un piccolo decalogo, frutto della mia esperienza.

Prevenzione:

  • preparare bene le pelli a inizio stagione e verificare lo stato della colla;
  • se non usate il lacciolo posteriore della pelle, come faccio io, arrotondare la coda della pelle e rasarla per 10 cm: si riduce il rischio di distacco e si scivola di più;
  • mettere le pelli sugli sci prima di partire per la gita, ma non lasciarle sugli sci tutta la settimana a casa;
  • al rifugio far asciugare bene le pelli al caldo e portare dentro anche gli sci su cui mettere le pelli prima di andare a letto (se ben asciutte naturalmente);

Tutto questo è ovvio!

Quando il danno è fatto:

  • asciugare e scaldare bene lo sci strofinandolo ripetutamente e mettere la pelle di foca al caldo (per lo sci, se non si vuole trovarsi il guanto tagliuzzato dopo poche gite, portarsi uno panno in microfibra, anche un accendino antivento può venire utile); la pelle rigorosamente sotto tutto (cioè pelle sulla pelle);
  • se nella gita ci sono più tratti di salita piegare bene le pelli e metterle, magari in un sacchetto traforato, sotto la giacca al caldo. Non è male tagliare 40 cm della retina di plastica che viene messa sotto le pelli e quando si ripiegano su se stesse interporre questo pezzo di plastica: anche col vento si riesce e le pelli si staccano meglio quando devono essere riutilizzate;
  • nastro americano attorno allo sci. Il problema è che si taglia presto, la soluzione è una striscia di carta plasticata fra lamina e nastro;
  • fascette da elettricista per stringere la pelle sullo sci (durano di più del nastro americano) e anche del biadesivo da mettere sotto la pelle;
  • spalmare sulla soletta il contenuto di un gel energetico (per qualcuno ha funzionato!!);
  • io stringo in salita il gancio che blocca il collo del piede perché le vesciche sul tallone fanno molto male; nel caso vi venissero provate a spalmarci sopra lo stick da labbra!

Se la pelle invece fa zoccolo, specie con neve umida, lo stick di sciolina può servire, qualcuno ha provato con la crema da sole, ma molto meglio un barattolino spray di silicone (se ne trovano di piccolissimi) che può servire anche a pulire la soletta se sono rimaste tracce di colla.

Infine se uno (scelto a caso!) si porta nello zaino una pelle di ricambio per il gruppo ancora meglio! Tutto pesa, ma una gita tranquilla fa stare meglio, soprattutto se fa freddo e il thermos di the caldo si è svuotato nel tentativo di calmare gli animi.

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Un commento

  1. Spalmarsi,con moderazione, un po’ di grasso di vaselina bianca sui piedi prima di mettere le calze riduce notevolmente o azzera del tutto il rischio di avere vesciche.Provare per credere

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