News

Una bella vittoria per il lupo

Ieri la conferenza Stato Regioni doveva valutare il Piano per la “conservazione” del lupo, che dovrebbe facilitare la convivenza tra uomo e lupo. Oggetto della discordia, su cui la partita si è disputata fin dalla formalizzazione del piano, è stata la deroga che permetteva la caccia e l’abbattimento degli animali.

Ricordiamo che gli esemplari di lupo sono solo 100-150 sulle nostre Alpi e tra i 1070 e i 2472 in tutto l’Appennino. Dai movimenti e dalle proteste delle associazioni ambientaliste e animaliste è nata anche una campagna sui social con l’hashtag #cacciaunNo. Negli ultimi giorni poi la lista delle Regioni in disaccordo con il piano si è allungata: Lazio e Puglia, fin da subito, e poi Abruzzo, Friuli, Veneto, Piemonte, Liguria e Campania.

Il Ministro per l’Ambiente Gianluca Galletti, per abbassare i toni, aveva nelle scorse ore cercato di inquadrare il piano come se lo scopo fosse unicamente quello della tutela del lupo, sebbene nel testo attuale a prevalere siano gli interessi politici e la volontà di calmare gli animi degli allevatori, più che l’esigenza di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di tutti, anche del lupo.

La conferenza aveva dato l’ok tecnico lo scorso 24 gennaio e per ieri era prevista l’approvazione finale, ma le forti proteste ed il no di molto Regioni hanno fatto vincere al lupo la sua prima battaglia. Il piano è stato rinviato per ulteriori analisi e riflessioni.

Così ha parlato ieri mattina il leader dei governatori Stefano Bonaccini: “Vogliamo approfondire la discussione, credo che il ministro Galletti lo consentirà. Ci sarà così il tempo per approfondire meglio visto che ci sono alcune misure che rischiano di non essere convincenti”.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close