Cronaca

Gli elicotteri in ambiente alpino: le leggi esistono ma vengono violate

Gli elicotteri in ambiente alpino da ormai qualche tempo sono sotto la lente di ingrandimento, non a torto, e oggi tornano a far discutere.

Avevamo già riportato che Mountain Wilderness aveva scritto alla Fondazione Dolomiti Unesco a causa dei continui e ripetuti episodi di utilizzo sconsiderato degli elicotteri per scopi meramente commerciali e privati: nel comune di Auronzo, sopra le Tre Cime di Lavaredo, o ancora sulla Tofana. L’associazione ambientalista si era attivata dopo che in località Crepa Neigra Pelous, 2.534 m, nella zona di Canazei, un elicottero aveva portato in quota due “procaci donzelle”, come le hanno definite gli organizzatori con una pessima scelta lessicale, per compiere un paio di scatti fotografici in bikini.

Tutto questo nonostante leggi che vietano l’utilizzo di elicotteri per motivi commerciali o turistici.

Dopo Mountain Wilderness, arriva anche l’appello del Presidente dell’Ente Parco naturale Adamello Brenta, Joseph Masè, che evidenzia come “tale pratica viene considerata in contrasto con la tutela dell’ambiente e con i criteri del turismo consapevole e rispettoso che l’area protetta cerca di proporre”. Infatti il Parco vieta il sorvolo a motore, con le sole deroghe dettate dalla Legge Provinciale 5 del 1996, in cui non trovano spazio i fini turistici.  In aggiunta, il Presidente continua osservando che nel Parco devono essere autorizzati solo i voli di soccorso e di servizio ai lavori in quota. Con questo spirito abbiamo sempre segnalato alla Provincia di Trento l’assoluta necessità di limitare il più possibile l’utilizzo di tale mezzo”.

Il dirigente del Servizio trasporti della Provincia Roberto Andreatta spiega come deroghe ai divieti possano esservi quando vi è l’interesse pubblico, ad esempio quando si gira un film sulle bellezze delle montagne, un documentario, ossia quando le ricadute sul territorio sono notevoli; “Dalle immagini diffuse – osserva Andreatta – non sembra che sia ci stato un bene tutelato dall’Unesco come le Dolomiti, qui l’interesse pubblico non c’è”. E infatti precisa che hanno “comunque inviato una nota al Servizio foreste segnalando che sussistono gli estremi per l’accertamento della violazione della legge in quanto nel caso di specie non c’è coerenza con l’interesse pubblico”.

Intanto la questione continua ad occupare molte scrivanie di Istituzioni, associazioni e privati. Voi cosa ne pensate? È giusto utilizzare gli elicotteri per meri fini turistici o commerciali a discapito del territorio?

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2 Commenti

  1. Anche in Valle d’Aosta le leggi ci sono ma vengono consapevolmente violate perchè il controllo non viene fatto dagli organi preposti .

  2. Certamente, anche in Valle d’ Aosta esiste la strana pratica di portare chiunque dove vuole in elicottero, basta pagare. Ad esempio accade in estate a Champoluc. Sembra che facciano apposta a trovare il modo per allontanare sempre di più i turisti dalle loro valli, con frastuono e intrusioni ambientali di ogni tipo. Forse vogliono ridurre Champoluc come la vicina Saint-Jacques, che ora è ora un paese fantasma, mentre fino a non moltissimi anni fa era molto frequentato… tra nuove piste di sci, elicotteri e sempre nuove strade, che ci si va a fare? A rilassarsi in vacanza o a rintronarsi?

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