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Leggi e regala un libro di montagna a Natale, i consigli degli esperti

Un libro per Natale è un grande classico, ma non sempre trovare quello giusto è così scontato. Bisogna fare i conti con i gusti della persona che lo riceve e non sempre è facile districarsi tra gli scaffali, tra grandi classici e nuove uscite.

Abbiamo quindi chiesto ad alcuni esperti D.O.C. della montagna e della letteratura di alta quota un consiglio su cosa leggere davanti al camino da Natale all’Epifania, che tutte le feste si porta via.

 

Fabio Palma, Presidente dei Ragni di Lecco

33646“Un giorno da leoni” di John Porter

Consiglio questo libro perché mai come in questo periodo la visione di Alex MacIntyre, alpinismo veloce, pulito, molto tecnico, senza rifiuti in giro, si è affermata come unico vero alpinismo di punta. Grandi pareti verticali, di roccia o di ghiaccio, a volte con entrambe molto tecniche, velocità e Spirito. E poi Alex è gioventù e libertà, empatia e resilienza, coraggio e curiosità.

Sinossi: Su una pietra commemorativa al campo base dell’Annapurna sta scritto One day as a tiger. È il titolo originale di questa biografia di Alex MacIntyre che John Porter ha scritto per ricordare il suo amico e compagno di ascensioni e di avventure in ogni parte del mondo, della cui tragica fine è stato testimone quando, nell’autunno del 1982, una pietra solitaria precipitata lungo la parete sud dell’Annapurna colpì alla testa Alex MacIntyre uccidendolo all’istante e privando il mondo alpinistico di uno dei suoi massimi talenti.

 

Mirella Tenderini, scrittrice e traduttrice di libri di montagna

614px-spirito-libero-copertina-perlotto“Spirito Libero” di Franco Perlotto

 Un libro per Natale che consiglio agli appassionati di alpinismo ma anche a chi non va in montagna ma ama le storie di avventura è Spirito Libero di Franco Perlotto (Alpine Studio Editore). Franco è un alpinista straordinario che ha girato il mondo scalando montagne anche in paesi remoti dove è stato il primo uomo ad attraversare foreste per vedere pareti di montagne selvagge che ha scalato – con pochi mezzi e nessun chiasso. Un libro coinvolgente ed emozionante come un romanzo.

Sinossi: L’alpinismo solitario è una delle pratiche più affascinanti e allo stesso tempo ardite per ogni appassionato di montagna. Franco Perlotto è uno dei grandi arrampicatori solitari italiani, nonché uno dei primi a esportare questa pratica all’estero. Nei primi anni settanta è il primo italiano che ha visitato Yosemite, dove arrampicò coi protagonisti dell’epoca d’oro e da cui trasse i migliori insegnamenti ed è considerato uno dei fautori dell’arrampicata libera italiana. Le sue ascensioni solitarie si divisero tra Yosemite, la Patagonia, le Alpi. Questa è la sua storia di arrampicatore libero.

Daniele Nardi, alpinista

schermata-2016-12-19-alle-18-29-45“La migliore gioventù” di Dario Ricci, Daniele Nardi

“La migliore gioventù” narra la storia di 10 giovani atleti che hanno affrontato la Grande Guerra. Il libro si lascia leggere entrando in profondità nella storia personale di calciatori, schermidori, pugili, piloti, allenatori e costruttori di auto che hanno vissuto il grande conflitto. È un bel libro da leggere perché ci mostra aspetti che non sono spesso presi in considerazione e cioè come le capacità di atleti di alto calibro si sono messe all’opera in quel tragico periodo.

Alcuni di loro sono tornati, altri no, altri hanno avuto la fortuna di tornare ma non potranno più continuare il loro sogno di vita. Le emozioni traspaiono dalle pagine del libro, potenti, mentre la storia della guerra si incrocia con i loro destini. Quello che più mi ha colpito delle loro storie sono la speranza e la disillusione, la paura ed il coraggio di rialzarsi, caratteristiche insite nel DNA di tutti gli atleti. Questa lunga emozione accompagna il lettore fino all’ultima pagina del libro, ispira verso il futuro e per me è stato un privilegio prendere parte alla stesura del testo insieme alla penna sapiente di Dario Ricci.

Sinossi: l’alpinista Daniele Nardi e il giornalista Dario Ricci tornano a impugnare piccozza e penna per raccontare l’epopea dei grandi sportivi italiani in trincea durante la Grande Guerra: dal pilota e imprenditore modenese Enzo Ferrari al pilota mantovano Tazio Nuvolari, dallo schermitore livornese Nedo Nadi a Virgilio Fossati, trascinatore dell’Inter e capitano della Nazionale azzurra di calcio, fino a protagonisti inattesi e sorprendenti arrivati al fronte da tutta Italia, sullo sfondo di quelle montagne che furono tra gli scenari più suggestivi e tragici della prima guerra mondiale.

Agostino Da Polenza, uomo di montagna

nzoUn qualsiasi libro di Mauro Corona

Mauro Corona questa volta mi perdonerà se parlo bene di lui. La verità è che Mauro ha avuto la fortuna di poter scrivere tanti libri che parlano di montagne, di foreste e animali delle montagne, di leggende, di uomini e donne, ma anche di poesia e drammi. Una produzione abbondante che piace, come piacciono le favole cariche del pathos esistenziale e del pensiero umano. Mauro, siamo in molti un po’ invidiosi, è come i boschi di faggio, di carpino, come le crode e il vento che le accarezza, come la vecchina di Erto che vende un bicchier di vino. È un “vecio”, saggio e scaltro della montagna che intaglia i legni facendoli vivere, che riempie pagine rigorosamente con inchiostro prima di consegnarle ai suoi fortunati editori. Ancora una volta e Mauro ci dirà che non ama troppo il Natale, ma che il Natale ama le montagne, la neve, le favole e il vin brûlé e dunque il Natale è bello e fa vendere un mucchio di libri. Che le persone leggano è sicuramente una benedizione. Eccovi dunque la copertina dell’ultimo libro che ci ha regalato, ma andate in libreria e sceglietene uno qualsiasi di Corona, leggetelo o regolatelo, gli altri verranno dietro come i torroncini, uno dopo l’altro, per il resto dell’anno.

 

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