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Valanghe, di nuovo pericolo 4

BERGAMO — Allarme "rosso" sulle Alpi italiane. A causa delle precipitazioni di queste ore, domani il pericolo valanghe tornerà di grado 4 "forte" in molte zone dell’arco alpino. A rischio, in particolare, le montagne della Valle d’Aosta, del Piemonte e del Friuli Venezia Giulia.

Le notizie arrivano fresche fresche dai bollettini neve-valanghe dell’Aineva, aggiornati tra ieri pomeriggio e questa mattina. Secondo gli esperti, nelle prossime ore "riprenderà l’attività valanghiva spontanea con valanghe di neve fresca e recente, di media e talvolta grandi dimensioni".
 
Pericolo forte in Valle d’Aosta, in particolare nella zona di Monte Bianco, Gran Paradiso e Cervino, sulle montagne piemontesi, settentrionali e meridionali, e sulle Alpi carniche e le vette del Friuli Venezia Giulia.
 
L’aumento del pericolo è dovuto alle nevicate che nelle scorse ore sono scese fitte fino a 600 metri di quota e hanno aggiunto, ad un manto nevoso già poco consolidato, ulteriori strati di neve fresca. In queste condizioni potrebbero essere provocate slavine anche dal passaggio di un singolo sciatore, soprattutto sui pendii ripidi, vicino a creste e dorsali, e nelle zone in ombra.
 
La tendenza per il fine settimana è verso il consolidamento, ma il pericolo non scenderà sotto il grado 3, marcato in nessuna zona delle Alpi. Le escursioni in neve fresca o anche semplicemente le discese in fuoripista rimangono fortemente sconsigliate, soprattutto ha chi ha poca esperienza nella valutazione del pericolo.
 
In Friuli, il pericolo valanghe rimarrà eccezionalmente alto, di grado 4, fino a sabato compreso. "Il forte innalzamento termico previsto per sabato – si legge nel bollettino – potrebbe favorire l’ulteriore distacco spontaneo sui versanti non ancora scaricati in precedenza mantenendo il forte pericolo di valanghe".
 
Foto courtesy www.aineva.it

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