Cronaca

Crolla la Cima Una: paura sulle Dolomiti

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Updated BOLZANO — Sessantamila metri cubi di roccia crollati a valle: un’intera vetta andata in frantumi. L’anticima della Cima Una (Dolomiti di Sesto) è franata questa mattina, a più riprese. Per fortuna, non si segnalano vittime. 

Secondo le ultime notizie, a crollare è stata l’anticima della Cima Una, vetta di 2.598 metri delle Dolomiti di Sesto Pusteria. "Una torre di 100 metri d’altezza, 30 metri di larghezza e 20 metri di profondità si è completamente polverizzata" ha raccontato un vigile del fuoco al Corriere.
 
"Sull’anticima c’era un buco nella roccia – hanno riferito gli operatori del Soccorso Alpino di Sesto – e ora non c’è più assolutamente niente. Sembra che l’anticima sia crollata per intero, non ci sono più alberi, nè cespugli. Solo polvere di calcare. Centimetri e centimetri di polvere dappertutto".
 
Proprio a causa della polvere (nella foto Ansa), la visibilità questa mattina era pressochè nulla e ci è voluto parecchio tempo prima di capire che cosa fosse successo in Val Fiscalina.
 
Il primo crollo è avvenuto intorno alle nove del mattino, dopodichè è stato il caos: la nube di polvere ha invaso la valle, nessuno vedeva più nulla, ma si continuava a sentire rumore di crolli.
 
Protezione civile, vigli del fuoco, soccorso alpino, geologi, elicotteri del 118 e ambulanze sono letteralmente volati sul posto, per cercare di capire la natura del disastro e soprattutto per cercare e salvare eventuali persone coinvolte nella frana.
 
Tredici persone che si trovavano nella zona e sono rimaste isolate, sono state portate in salvo nel pomeriggio dagli elicotteri del soccorso alpino.

Per fortuna il crollo non ha fatto alcuna vittima. "Stamattina c’erano tre persone sul sentiero – riferiscono ancora gli operatori del soccorso – ma sono già in salvo e stanno bene". L’ultimo comunicato della protezione civile esclude che, al momento della frana, ci fossero altre persone nella zona. 

 
Ancora adesso la nuvola di polvere avvolge una parte della valle, a testimonianza dell’eccezionalità del crollo di questa mattina.  "Questa frana è di dimensioni assolutamente eccezionali – ha commentato Ludwig Noessing, capo dell’ufficio geologico della Provincia autonoma di Bolzano, agli organi di stampa -. Certo è che la dolomite è una roccia calcarea estremamente bella ma anche assolutamente fragile perchè porosa: gelo, disgelo e infiltrazioni d’acqua provocano delle fratture interne che la indeboliscono. Ma è presto per dare giudizi: stiamo effettuando una serie di rilievi per stabilire l’esatta causa della frana".
 
 

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