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Valanga a Livigno, morto uno dei 4 sciatori travolti

UPDATED 22/01 – LIVIGNO, Sondrio — E’ morto ieri mattina lo snowboarder rimasto travolto dalla valanga scesa il 20 gennaio a Livigno: il grosso distacco con un fronte di circa 200 metri aveva coinvolto 4 snowboarder sul monte Garone, nella zona di Carosello 3000 – Valle del Monte, a una quota di circa 2300 metri. Due danesi e due svizzeri stavano sciando fuoripista dopo essere saliti sulla montagna con l’elicottero, accompagnati da una Guida alpina. Proprio la Guida ha spiegato che il distacco si è verificato in un punto più in alto rispetto a dove si trovavano loro. Tre dei 4 snowboarder sono finiti sotto valanga e sono stati recuperati da due eliambulanze, partite da Caiolo (Sondrio) e da Bergamo: due in lieve ipotermia e uno, che era rimasto completamente sepolto, in gravi condizioni.

Come comunica l’Areu (Azienda regionale emergenza urgenza), due di loro sono sempre rimasti coscienti, con lieve ipotermia, accompagnati poi al Punto di Primo Intervento di Livigno. Il terzo estratto dalla neve in arresto cardiocircolatorio e sottoposto a manovre di rianimazione, è deceduto ieri all’ospedale di Bergamo. Si tratta di uno svizzero di 34 anni. Una quarta persona che faceva parte del gruppo è stata identificata poco dopo, illesa: si era liberata da sola e si era allontanata dal luogo dell’incidente.

Secondo quanto riferito dall’Apt Livigno, ieri nella zona il pericolo valanghe era marcato 3.  Sulla dinamica farà tutti gli accertamenti del caso la Procura di Sondrio, nel frattempo è arrivato però il racconto dei fatti della Guida alpina che era gli snowboarder, Matteo Galli.

“Stavamo approcciando la discesa nella sua parte più ripida e ho fermato il gruppo in una posizione sicura – ha dichiarato la Guida  -. A quel punto io sono sceso per primo e mi sono raccomandato con loro di scendere a mio comando, uno per volta e di seguire la mia linea. I primi due sono scesi e si sono fermati accanto a me, quando è partito il terzo abbiamo sentito staccarsi la valanga da molto sopra rispetto a dove eravamo partiti. A quel punto ho urlato di seguirmi e di spostarsi tutti sulla destra, ma loro hanno proseguito dritti verso valle, dove, una volta arrivati su un tratto pianeggiante, sono stati raggiunti e travolti dalla valanga. Il quarto snowboarder non è rimasto coinvolto nell’incidente perché si trovava ancora nel punto individuato in precedenza come sicuro. Tutti erano dotati di Artva, pala, sonda e di zaino con ABS che hanno prontamente aperto. Ho avvertito immediatamente l’elicottero che ha attivato i soccorsi organizzati, quindi mi sono adoperato per liberarli dalla neve. Sono riuscito subito a localizzare e liberare il primo, il secondo l’ho trovato con l’Artva mentre per il terzo il lavoro è stato un po’ più lungo perché il deposito della valanga si era distribuito in due conche. Quest’ultimo ragazzo ha avuto maggiori complicazioni perché è rimasto più a lungo sotto la neve. Al momento dell’arrivo dei soccorsi organizzati, dopo circa 20 minuti dall’incidente, tutti e tre gli snowboarder erano fuori dalla valanga”.

Sul posto anche le squadre territoriali della Stazione di Livigno della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), i tecnici di elisoccorso e due UCV (Unità cinofile da ricerca in valanga) e gli agenti del SAGF – Soccorso alpino della Guardia di Finanza.

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