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Agostino Da Polenza: oggi al K2 col cuore pieno di ricordi e di nostalgia

Agostino Da Polenza oggi al campo base del K2
Agostino Da Polenza oggi al campo base del K2

CAMPO BASE DEL K2, Pakistan – “28 anni sono passati e sono ancora qui sulla morena, sotto il grande cristallo perfetto, come lo definisce Kurt Diemberger. Ed é di nuovo il 16 luglio. Di quel giorno ricordo ogni dettaglio”. Questo un breve ricordo che abbiamo chiesto ad Agostino Da Polenza, che in quella nera estate del 1986 si trovava al K2 come capo spedizione degli italiani di Quota 8000: furono loro a soccorrere Renato Casarotto, furono loro a dirgli addio.

“Ricordo la chiacchierata nel tardo pomeriggio con Goretta, nella sua tende a casetta, dentro la quale era montata una tendina che faceva da camera  da letto. Goretta che mi rincorre disperata per chiedermi di aiutare Renato.

La salita al crepaccio parlando via radio con lui. Il recupero, la morte, le stelle nel cielo nero, la sua donna laggiù al campo base a cui dare la notizia. Gianni Calcagno che rimane con lui tutta la notte a vegliarlo.

Si, ci siamo riappacificati con il K2, sono ancora qui, ai suoi piedi ad ammirarne la grandezza e la bellezza, col cuore pieno di ricordi e di nostalgia, la mente che mi riporta al viso, ai gesti di amici con i quali ho condiviso grandi avventure”.

Agostino Da Polenza

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Un commento

  1. Che belle parole Sig. Da Polenza
    Chi è passato prematuramente oltre rimane nel cuore e nella mente di chi rimane e la montagna ritorna ad essere amica e custode di anime che l’hanno amata.

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