AlpinismoAlta quota

Permessi prorogati per 5 anni e sempre più spedizioni lasciano l’Everest


Everest  vetta
Everest vetta

KATHMANDU, Nepal — Si è tenuto ieri al campo base dell’Everest l’incontro tra rappresentanti del Ministero del turismo, guide sherpa, spedizioni e associazioni turistiche. Il ministro ha concesso la proroga dei permessi della stagione pre-monsonica 2014 per i prossimi 5 anni, andando incontro così a chi deciderà di lasciare l’ottomila e rinunciare alla scalata. Al contempo ha esortato vivamente sherpa e spedizioni a rimanere e a continuare le attività sull’Everest, che rimane quindi aperto. Sono sempre di più però, i team che hanno deciso di andarsene: secondo Alan Arnette tra questi ci sarebbero alcune tra le commerciali più grandi, vale a dire quelle che più di altri svolgono poi concretamente il lavoro di attrezzare la via di salita, anche a vantaggio delle spedizioni più piccole.

Secondo il The Himalayan Times, al meeting erano presenti circa 40 alpinisti stranieri e quasi 150 Sherpas. Sono intervenuti il ministro Acharya, il Secretary Sushil Ghimire, il Joint Secretary Burlakoti, il presidente del Nepal Mountaineering Association Ang Tshering Sherpa, il NMA treasurer Tika Gurung, il presidente della Trekking Agents’ Association of Nepal Ramesh Dhamal, il direttore del Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC) Ang Dorjee Sherpa, il presidente della Expeditions Operators Association Nepal Dambar Parajuli e il General Secretary della Nepal National Mountain Guides Association Pasang Sherpa. La delegazione avrebbe raggiunto il campo base con 2 elicotteri alle 6:30 del mattino.

“Il Ministro ha incoraggiato fortemente a proseguire le attività alpinistiche delle spedizioni – recita il comunicato stampa ufficiale del governo – e ha chiesto alle agenzie di mettere le corde fisse e le scalette. Tuttavia se qualche membro delle spedizioni volesse lasciare le spedizioni e chiedere una proroga del permesso, il Ministero farà quanto necessario per prolungare i permessi concessi per la primavera 2014 per altri 5 anni”.

Quest’anno il governo nepalese aveva concesso permessi a 334 alpinisti di 31 spedizioni, per un guadagno di 3.34 milioni di dollari di royalty. Ciascuna guida sherpa guadagna all’incirca 5.000 dollari.

Stando al The Himalayan Times, dopo l’incontro che si è tenuto presso la tenda del SPCC, la maggior parte degli alpinisti e lavoratori avrebbe deciso di chiudere la stagione. Sebbene alcuni sherpa e capi spedizione stranieri andrebbero comunque avanti, la maggior parte degli sherpa non si sente psicologicamente in condizione di proseguire.

Una conferma di questa situazione arriva anche dal blog dell’alpinista e cronista dell’Everest Alan Arnette, secondo cui tutti i principali team avrebbero deciso di chiudere la stagione. Tra gli ultimi a prendere la decisione ci sarebbero anche Himex e Altitude Junkies. In sostanza quindi l’Everest rimane aperto a chiunque volesse salire, ma la maggior parte delle spedizioni è pronta a tornare a casa.

Importante sarà ora capire come si comporteranno gli Icefall doctors, sherpa specializzati nell’attrezzare l’Icefall e dipendenti per lo più del SPCC, e non dalle commerciali quindi. Secondo Arnette grosse pressioni sarebbero state fatte affinché decidano anche loro di tornare a casa, e addirittura Arnette accenna a minacce nei confronti delle loro famiglie.

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