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Accordo per la gestione di 25 rifugi altoatesini, si attende il bando di gara

L'incontro per la futura gestione di 25 rifugi altoatesini si è tenuto tra il presidente dell'Alpenverein Südtirol Georg Simeoni, a sinistra, il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, al centro, e il presidente del CAI Alto Adige Giuseppe Broggi (Photo courtesy of SerCom/ohn/Provincia di Bolzano)
L’incontro per la futura gestione di 25 rifugi altoatesini si è tenuto tra il presidente dell’Alpenverein Südtirol Georg Simeoni, a sinistra, il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, al centro, e il presidente del CAI Alto Adige Giuseppe Broggi (Photo courtesy of SerCom/ohn/Provincia di Bolzano)

BOLZANO — Potrebbe arrivare in tempi brevi una soluzione all’affidamento della gestione di 25 rifugi dell’Alto Adige. Dopo continue proroghe, Provincia, Cai e Alpenverein Südtirol sembrano essere giunti ad un accordo che dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime settimane. Questo darebbe finalmente il via al bando di gara per l’assegnazione della gestione delle strutture.

Nel 2011 la gestione di 25 rifugi situati sulle montagne altoatesine è passata dallo Stato alla Provincia di Bolzano. L’Ente ha aperto una discussione sulla futura gestione delle strutture con il Club Alpino Italiano della sezione altoatesina e l’Alpenverein Südtirol (Avs) che si è protratta per alcuni anni. Il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha però riferito alla Giunta Provinciale nei giorni scorsi di aver incontrato i presidenti dei due enti per discutere la situazione, trovando una soluzione: Cai e Avs si dovrebbero accordare – l’ufficializzazione dovrebbe avvenire nelle prossime settimane- per presentare un’offerta congiunta alla gara di gestione dei rifugi.

La legge prevede infatti che per l’affidamento della gestione delle strutture sia indetto un bando di gara, il quale, su decisione sia di Kompatscher che del suo predecessore Luis Durnwalder, sarà un appalto in blocco di tutti i rifugi: Cima Libera, Petrarca all’Altissima, Pio XI, Plan, Vedretta Pendente, Vedretta Piana, Brigata Tridentina, Giogo Lungo, Giovanni Porro, Ponte di Ghiaccio, Bolzano al Monte Pez, Passo di Vizze, Roma, Vittorio Veneto al Sasso Nero, Aldo e Vanni Borletti, Città di Milano, Julius Payer, Nino Corsi, Serristori, Zsigmondy-Comici, Bergamo, Vicenza al Sassolungo, Firenze, Genova e Forcella Vallaga.

L’appalto in blocco di tutte le strutture eviterebbe sia il rischio di eventuali speculazioni, sia la possibilità che le strutture considerate meno redditizie non ricevano alcuna offerta. Al momento non è ancora stata comunicata la data del bando di gara. Lo scorso dicembre l’ex presidente Durnwalder e gli attuali gestori dei 25 rifugi di proprietà della Provincia si erano accordati per una ulteriore proroga di un anno – già alla fine del 2012 era stato prolungato fino al termine del 2013 – del contratto di affitto, che scadrà quindi il 31 dicembre 2014.

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Un commento

  1. L'accordo fra i tre enti alto-atesini non cancella certo l'uscio sbattuto in faccia alle Sezioni del CAI che hanno avuto in gestione i rifugi per conto della sede centrale dagli anni '20 del secolo scorso fino al 2012. Per tutte le spese e investimenti per conservare le strutture e ammodernare le strutture, uscite anche malconce dalla seconda guerra mondiale, non hanno avuto alcun indennizzo. Fra queste vi è anche la sezione di Bergamo per l'omonimo rifugio, che nel 2012 è passato in proprietà dallo Stato italiano alla Provincia Autonoma che ne ha immediatamente chiesto le chiavi.

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