Cronaca

Sul Gran Sasso rubata preziosa reliquia di Giovanni Paolo II

San Pietro della Jenca notte (Photo courtesy Abruzzo UpnDown)
San Pietro della Jenca notte (Photo courtesy Abruzzo UpnDown)

L’AQUILA — Al mondo esistono solo 3 reliquie con il sangue dell’amatissimo Papa Giovanni Paolo II. Una era custodita al santuario di San Pietro della Ienca, piccolo borgo abruzzese che sorge a 1100 metri di quota, dove il Santo Padre si recava spesso per pregare, sciare e respirare aria di montagna. Nei giorni scorsi è stata rubata, e ora è caccia al ladro tra le alture del Gran Sasso.

Il furto, che ha sconvolto la comunità abruzzese, sarebbe avvenuto tra venerdì e sabato. Secondo quanto appreso, i ladri sarebbero entrati di notte, rompendo una finestrella della chiesetta e avrebbero sottratto la reliquia – un’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II – ed una croce che stava sull’altare.

Da venerdì i carabinieri stanno setacciando la zona, avvalendosi anche delle squadre cinofile. Ma fino ad ora le ricerche non hanno dato esito. Secondo indiscreazioni ci sarebbe “la possibilità che i ladri si siano disfatti dell’oggetto sacro” ma al momento non ci sono conferme. Oscuri anche motivi che li avrebbero condotti a rubare proprio la preziosa reliquia che aveva fatto diventare San Pietro della Ienca un noto luogo di pellegrinaggio.

La reliquia era stata donata alla comunità aquilana dall’ex segretario di Wojtyla, monsignor Stanislaw Dziwisz, nel 2011.

Nel 2005 l’Associazione culturale “San Pietro della Ienca”, in collaborazione con il Club Alpino Italiano dell’Aquila e il Comune dell’Aquila, intitolarono una delle vette del Gran Sasso “Cima Giovanni Paolo II” (2.424 metri) e inaugurarono un sentiero chiamato “Karol Woytjla”.

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