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Polacchi sugli 8000 d'inverno: Majer raccoglie l'eredità di Hajzer

Artur Hajzer e Janusz Majer (Photo Robert Krzanowski www.climb.pl)
Artur Hajzer e Janusz Majer (Photo Robert Krzanowski www.climb.pl)

VARSAVIA, Polonia — Sarà Janusz Majer a prendere in mano le redini del “Polish Himalayan Winter 2010 – 2015”, il progetto che ha l’obiettivo di rilanciare l’alpinismo nazionale polacco nella stagione che l’ha sempre visto distinguersi, l’inverno appunto. Majer, veterano degli 8000, prende quindi il ruolo di leader sostituendo Artur Hajzer, morto lo scorso 7 luglio al Gasherbrum I.

Capo spedizione al Broad Peak nell’84, alla Sud del Lhotse nell’85, al K2 nell’86 (con l’apertura della via Magic Line), ha partecipato e organizzato numerose spedizioni. Janusz Majer , oltre ad essere stato tra i protagonisti dell’alpinismo polacco sugli ottomila, era molto vicino ad Hajzer. Secondo la stampa locale infatti, alla commemorazione funebre di Hajzer – morto a luglio al Gasherbrum 1 – Majer aveva pronunciato un toccante discorso in ricordo dell’amico scomparso. E del resto numerose erano state le esperienze vissute insieme, sia in alta quota sia a casa, dove avevano avviato anche alcuni progetti imprenditoriali di abbigliamento e attrezzatura outdoor.

“Non voglio che ciò che stava facendo Artur Hajzer vada in vano – avrebbe dichiarato secondo quanto riferisce il sito Altitudepakistan.blogspot -. Per questo ho accettato la guida del Polish Winter Himalaism. Ho intenzione però di portare avanti il progetto in modo differente”.

Il “Polish Himalayan Winter 2010 – 2015” era stato pensato e lanciato proprio da Hajzer nel 2009. Il progetto è sotto il patrocinio dal Ministero dello Sport e del Turismo polacco interessato a rilanciare le spedizioni invernali che hanno reso famoso l’alpinismo polacco nel mondo. Nell’ambito del progetto i polacchi hanno rcompiuto negli anni scorsi la prima invernale al Gasherbrum I e al Broad Peak.

Quest’anno un altro team polacco tenterà la prima invernale al Nanga Parbat dal versante Rupal. Tomasz Mackiewicz, Marek Klonowski, Jacek Teler e Paweł Dunaj si muoveranno però con una spedizione indipendente dal progetto nazionale.

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