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Broad Peak: weekend di soccorsi, poche speranze per gli iraniani bloccati a 7800 metri

Broad Peak il punto in cui potrebbero trovarsi i 3 iraniani secondo il sito Koohnews.ir (Photo koohnews.ir)
Broad Peak il punto in cui potrebbero trovarsi i 3 iraniani secondo il sito Koohnews.ir (Photo koohnews.ir – Desnivel.com)

SKARDU, Pakistan — Le speranze di ritrovare vivi i tre alpinisti iraniani che lunedì scorso sono arrivati in vetta al Broad Peak dopo aver aperto una via nuova sulla parete Sud Ovest sono ormai davvero esigue. Adian Buzurgi, Kewan Poya e Mujtaba Jarahi avevano chiesto aiuto giovedì scorso intorno a 7800 metri di quota. Nei giorni successivi sono andati loro incontro alcuni portatori pakistani e 2 alpinisti svizzeri, Mike Horn e Fred Roux che si trovavano al K2, tuttavia ogni tentativo di trovarli è stato vano. Inoltre ieri un elicottero è volato a 6500 metri senza avvistarli. Nell’ultimo contatto con Adian Buzurgi, che risale a sabato 20 luglio, l’alpinista aveva detto che si erano riparati in una zona protetta ma di difficile accesso.

Secondo quanto scrive il sito spagnolo Desnivel le operazioni di soccorso sono continuate tutto il weekend ma invano. Ieri l’agenzia pakistana che segue la spedizione iraniana al Broad Peak, Adventure Tours Pakistan li avrebbe dichiarati dispersi, sebbene i componenti della spedizione iraniana al campo base chiedano di non sospendere le operazioni di ricerca.

Certo è che Adian Buzurgi, Kewan Poya e Mujtaba Jarahi si trovano a oltre 7000 metri di quota da ormai 9 giorni, essendo arrivati in cima martedì 16 dopo un bivacco a 8000 metri. Durante la discesa erano subentrati dei problemi e i tre erano stati particolarmente lente tanto che giovedì 18 si trovavano ancora intorno a 7700 – 7800 metri di altitudine. Buzurgi aveva chiesto aiuto a quel punto, dicendo che erano rimasti senza niente da bere o da mangiare. Due compagni di spedizione si trovavano ai campi alti ad aspettarli, ma non erano stati in grado di salire ad aiutarli.

Dal campo base quindi sono partiti alcuni alpinisti per andare loro incontro: tra questi alcuni portatori pakistani, alcuni sherpa e nel fine settimana persino gli svizzeri Mike Horn e Fred Roux che si trovavano al campo base del K2 per tentare la salita della montagna. I soccorritori avrebbero raggiunto quota 7800 metri, e li avrebbero cercati al Broad Peak Pass, ma senza trovarli. Ancora un elicottero pakistano con a bordo la guida alpina tedesca Thomas Laemmle – che nei giorni scorsi aveva aiutato anche nei soccorsi ad Artur Hajzer al Gasherbrum I – è volato fino a 6500 metri di quota, senza però riuscire ad avvistarli.

L’ultimo contatto con Buzurgi risale a sabato scorso, alle 19 orario pakistano. Pare che lui e gli altri due compagni si siano riparati in un punto di difficile accesso e protetto, fuori dalla via normale. In ogni caso ormai le speranze di ritrovarli vivi sono veramente minime. Stando a Desnivel per l’agenzia pakistana che ha organizzato la spedizione, Adventure Tours Pakistan (ATP), le speranze di ritrovarli vivi sarebbero ormai nulle, ma le autorità iraniane non decideranno la chiusura definitiva delle operazioni di soccorso fino a quando non saranno d’accordo anche i membri della spedizione al campo base.

Adian Buzurgi, Kewan Poya e Mujtaba Jarahi avevano aperto una variante di salita sul versante Sud Ovest del Broad Peak. Avrebbero fatto un campo a circa 5400 metri di quota, poi un secondo a 6200 metri, prima di ricongiungersi alla normale per l’ultimo tratto. In base alla linea disegnata sulla fotografia del versante Sud Ovest della montagna, la loro via nuova dovrebbe agganciarsi alla via normale tra i 6800 metri e i 7000 metri, ovvero a campo 3.

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