Turismo

La crisi attacca lo sci: in Valle d'Aosta calo delle presenze

AOSTA — Un lieve calo delle presenze sulle montagne della Valle d’Aosta, ma un fatturato in linea con l’anno precedente: è quanto emerge dai primi dati dell’Avif, l’associazione che si occupa degli impianti a fune della regione, sulla stagione invernale 2012-2013.

Nonostante un inverno ricco di precipitazioni e una primavera con neve ancora presente nella maggior parte dell’Arco Alpino, che ha permesso a molti comprensori di restare aperti anche nel periodo dopo la Pasqua, i bilanci dei comprensori per la stagione invernale 2012-2013 mostrano di aver risentito della crisi.

I primi dati arrivano dalla Valle d’Aosta. L’Associazione Valdostana Impianti a Fune (Avif), che dal 1976 si occupa di tutti gli impianti della regione, ha elaborato un primo sunto riscontrando un lieve calo nelle presenze, nei comprensori della regione. Il fatturato, però, è in linea alla precedente annata.

“Con i tempi che corrono – ha commentato Ferruccio Fournier, presidente Avif, all’Ansa – abbiamo motivo per essere soddisfatti. Sostanzialmente lo sci in Valle d’Aosta ha tenuto: la stagione e’ iniziata subito bene, mentre la Pasqua anticipata ha permesso di sciare con ottime condizioni di innevamento. Inoltre abbiamo avuto la sensazione di un maggiore utilizzo delle seconde case”.

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Un commento

  1. se non vogliono che la gente ci vada in val d’aosta.. possono anche fare un ulteriore aumento del già economico pedaggio di quella meravigliosa autostrada.
    Così possono godersi con ancora maggiore pace e tranquillità la loro regione..

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