Pareti

The Real Kekec, una via al Fitz Roy per il celebre pastore della letteratura slovena

Tadej Krišelj e Luka Krajnc (photo Tadej Krišelj)
Tadej Krišelj e Luka Krajnc (photo Tadej Krišelj – http://en.pzs.si)

EL CHALTEN, Argentina — Nuova via sul Pilastro Goretta al Fitz Roy. L’hanno aperta in stile alpino, senza l’utilizzo di jumar, e senza usare spit o lasciare materiale in parete, i giovani alpinisti sloveni Luka Krajnc e Tadej Krišelj. La via è lunga 800 metri, si unisce nella parte finale alla celebre via di Renato Casarotto – che l’alpinista italiano aprì in solitaria nel 1979 – e si chiama “The Real Kekec”, in onore di un famoso eroe della letteratura slovena.

Secondo quanto riferisce il Club Alpino Sloveno, la via nuova passa nelle vicinanze della già esistente “Hudiceva zajeda” (Diedro del Diabolo), aperta nel 1983 da Silvo Karo, Janez Jeglic e Francek Knez. Krajnc e Krišelj hanno percorso un paio di tiri del preesistente itinerario spostandosi poi sulla destra lungo il Pilastro Goretta. L’intero percorso è lungo 1300 metri, di cui 800 di via nuova, valutata dai due alpinisti di grado 6c+ e A2.

Il nome “The Real Kekec” si riferisce a un celebre personaggio della letteratura slovena, protagonista dei romanzi di Josip Vandot, uno scrittore del 1900. Come si legge sul sito del Club alpino nazionale infatti, Kekec è un coraggioso e intelligente giovane pastore della catena montuosa delle Caravanche nelle Alpi Giulie: un’icona per la cultura slovena, soggetto di molti racconti, canzoni e film.

Sul Fizt Roy (Photo Krajnc e Kriselj - www.friko.si)
Sul Fizt Roy (Photo Krajnc e Kriselj – www.friko.si)

“Abbiamo impiegato 3 giorni e due bivacchi per raggiungere la cima del Pilastro Goretta – avrebbero raccontato gli alpinisti secondo quanto riferisce il sito Friko.si -. In cima abbiamo bivaccato un’altra volta e al quarto giorno abbiamo raggiunto la cima del Fitz Roy dalla via Casarotto. Siamo scesi dalla via francese a abbiamo bivaccato una quarta volta sul La Silla Col. Al quinto giorno siamo arrivati alla base della parete, raccolto i materiali che avevamo lasciato lì prima di iniziare la salita e continuato la discesa fino al Passo Superior. Dopo 3 giorni di scalata avevamo finito il cibo”.

Info e foto courtesy http://en.pzs.si

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