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C’è un responsabile per la valanga che ha travolto il principe Friso? Concluse le indagini

Johan Friso d'Olanda a Lech (Photo Odt.co.nz)
Johan Friso d’Olanda a Lech (Photo Odt.co.nz)

AMSTERDAM, Olanda — Non si è più risvegliato dal coma il Principe d’Olanda Johan Friso, che lo scorso febbraio era stato travolto da una valanga sulle nevi di Lech, in Austria. Ma ora il suo compagno rischia grosso: in questi giorni il procuratore ha consegnato alle autorità i risultati dell’indagine condotta per accertare le responsabilità dell’incidente.

Il principe Friso era stato travolto da una valanga il 17 febbraio scorso, restando poi sepolto dalla neve tra i 15 e i 20 minuti. La sua rianimazione è poi durata quasi un’ora. Un tempo lunghissimo che potrebbe aver danneggiato irreparabilmente il cervello, e che ha ridotto il principe ad uno stato vegetativo che ormai dura da 6 mesi.

Con lui c’era un amico di vecchia data, gestore di un hotel a Lech, che invece è sopravvissuto alla valanga. Dopo l’incidente, molti hanno insinuato che i due non avrebbero dovuto fare fuoripista in una giornata come quella, che seguiva ad una forte nevicata.

Le autorità hanno perciò provveduto a condurre un indagine per accertare eventuali responsabilità di gravi lesioni personali da parte del compagno. In particolare, si è cercato di stabilire quale dei due sciatori (il principe o il suo amico) abbia provocato il distacco della valanga.

I risultati sono stati portati in questi giorni al procuratore capo, ma non sono trapelate notizie sui loro contenuti. Nelle prossime settimane verrà deciso se il caso dovrà essere chiuso o portato in tribunale.

Il principe Friso, attualmente, è ricoverato a Londra presso il Wellington Hospital in coma. Molti sperano ancora che si possa risvegliare anche se sulla stampa si è parlato anche della possibilità di staccare le macchine che lo tengono in vita. Friso era secondo nella linea di successione al trono. Era sposato con due figlie.

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Un commento

  1. Trovo semplicemente assurde e prive di ogni logica queste “indagini”.
    Se 2 o piu’ persone decidono di percorrere lo stesso pendio, significa che entrambe o lo giudicano sicuro (magari commettendo entrambe lo stesso errore) o si assumono gli stessi rischi.
    Incolpare uno dei due della morte dell’altro solo perche’ sceso per secondo o perche’ sceso a 2m dall’altro e’ pura follia, solo un modo per punire il sopravvissuto reo di aver giocato con la sua vita.
    Potevi fumare 30 pacchetti di sigarette, ubriacarti, drogarti, morire d’inedia sul divano, mangiare fino a pesare 200kg… ma hai osato andare a sciare fuori pista: sei un delinquente!
    Dio ci salvi da questi zelanti “poliziotti”.

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