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Volevano vedere l’alba dalla vetta, scout bloccati nella notte in Val Sesis

Il Soccorso Alpino aiuta gli scout in difficoltà sul Peralba (Photo courtesy of Cnsas Veneto)
Il Soccorso Alpino aiuta gli scout in difficoltà sul Peralba (Photo courtesy of Cnsas Veneto)

SAPPADA, Belluno — Un altro gruppo di scout in difficoltà in montagna è stato recuperato dal Soccorso Alpino. Questa volta è successo in provincia di Belluno dove i giovani, provenienti da Milano e di età compresa tra i 12 e i 16 anni, intendevano raggiungere la cima del Monte Peralba per vedere l’alba: tuttavia la stanchezza, la paura e il percorso impervio li hanno bloccati a poca distanza dalla cima.

Il gruppo era composto da 17 ragazzi minorenni e da 5 accompagnatori di età compresa tra i 19 e i 28 anni di età. All’una della scorsa notte sono partiti dal proprio campeggio in località Piani del Cristo, nel comune di Sappada, per vedere l’alba del primo giorno d’agosto su una delle vette dell’alta Val Sesis.

I giovani si sono quindi messi in cammino per raggiungere la cima del Monte Peralba, che raggiunge i 2694 metri e si trova a poca distanza dal confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Attorno alle 6.30 del mattino sono arrivati nel tratto più esposto e impegnativo del tracciato della cresta ovest e alcuni ragazzi non sono più stati in grado di proseguire, sia per la stanchezza che per la paura.

Dopo aver dato l’allarme,sono partiti in loro aiuto il Soccorso alpino di Sappada e 3 finanzieri di Auronzo di Cadore. I tecnici hanno raggiunto il gruppo e lo hanno aiutato a raggiungere la cima, ormai a poca distanza, per poi riaccompagnarlo a valle lungo la più semplice via normale, fino al Rifugio Pier Fortunato Calvi, posto a 2167 metri. Tre dei ragazzi più affaticati, invece, sono stati trasportati direttamente ai Piani del Cristo dai soccorritori.

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9 Commenti

  1. Non passa giorno che non si legga di comitive si scout persi o incrodati dagli Apennini alle Alpi. Possibile che nessuno dica nulla ai vertici di queste organizzazioni? Se fate il conto negli ultimi due mesi sono stati coinvolti almeno un centinaio di ragazzini. Qui siamo a livelli di incompetenti organizzati che portano in giro dei ragazzi senza la minima cognizione di quello che stanno facendo. Sono esterefatto.

    1. sono totalmente d’accordo. Gli Scout è un’associazione di irresponsabili, dovrebbe essere emanata una legge che impone a questi sconsiderati di non muoversi dal prato di pianura vicino casa . Graziano Grazzini

        1. TOVARE ASSURDE GIUSTIFICAZIONI A QUESTE TRAGEDIE CAUSATE DAGLI SCOUT E’ IPOCRESIA E IRRESPONSABILITA’.
          FARE UN ELENCO DELLE TRAGEDIE ASSURDE CAUSATE DALLA SCONSIDERAZEZZA, INESPERIENZA E IRRESPONSABILITA’ DEGLI SCOUT E’ TROPPO LUNGO E PER CERTE PERSONE INUTILE.
          SONO SEMPRE PIU CONVINTO CHE DOVREBBE ESSERE EMANATA UNA LEGGE CHE VIETA AGLI SCOUT DI ALLONTANARSI DAL PRATO DI PIANURA VICINO CASA.
          QUANDO AVRANNO UNA PREPARAZIONE FISICA E MENTALE, NESSUNO VIETA CHE POSSONO ANDARE IN MONTAGNA, MA QUESTA PREPARAZIONE NON, SI APPRENDE LEGGENDO E FAR LEGGERE LIBRI D’AVVENTURA. GRAZIANO GRAZZINI

  2. Mah… O si perdono perchè non hanno con sè nemmeno uno straccio di GPS, o si incrodano perchè non hanno la minima idea delle difficoltà del percorso. E nemmeno di fronte a palesi difficoltà fanno dietro front.
    Devono capire che la montagna non è un parco divertimenti, è un luogo dove siamo ospiti che merita rispetto completo. Gli Scout sono da ammirare, perchè il loro scopo è di avvicinare i ragazzi, futuri uomini e donne, alla natura. Però devono seguire le regole più elementari per raggiungere questo scopo.
    Detto questo poi, la fatalità e gli errori possono anche capitare. Ma non deve diventare consuetudine.

    1. c’è chi spara sentenze a furor di popolo e chi invece fa dei commenti costruttivi come il signor diego. l’errore umano in questi casi c’è ed è palese. occorre attenzione, esperienza e capacità di lettura del rischio e dei pericoli. La montagna tanto da e tanto toglie, in un attimo.
      grazie

    1. sono qui per difenderli. non capisco perchè non vedo mai levate di scudi contro alpinisti o scialpinisti che si incrodano o provocano valanghe. quelle sono fatalità e per questo sono difendibili. come succede qualcosa a qualche gruppo scout parte la caccia alle streghe. non mi piacciono le scorciatoie accusatorie. gli scout in italia superano le 200.000 unità su grandi numeri alcuni incidenti possono capitare. colpire tutti mi sembra eccessivo.

      1. alpinista è una persona da sola che si muove e decide cosa fare gli scout sono un ORGANIZZAZIONE !!! è questo che fa la differenza !!!!

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