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Allen e Allan in cima al Nanga lungo la cresta Mazeno, le foto di vetta

Allen e Allan titanici sulla Mzeno Ridege (Photo Mazenoridge.com)
Allen e Allan titanici sulla Mzeno Ridege (Photo Mazenoridge.com)

UPDATED – NEWTONMORE, Gran Bretagna — Eccole le foto di Sandy Allan e Rick Allen in cima al Nanga Parbat, dove sono arrivati per la prima volta nella storia percorrendo la lunghissima cresta Mazeno. Gli alpinisti britannici sono arrivati in cima il 15 luglio scorso alle 18.12:  i due erano probabilmente già arrivati nella zona della cima, intorno agli 8.125 metri del Nanga, verso le 2 del pomeriggio, ma in condizioni di scarsissima visibilità. Dopo 4 ore sono riusciti ad individuarla, poi hanno iniziato la difficile discesa, durante la quale sarebbero rimasti tre giorni senza bere.

“L’area di cima ha diverse vette e non è così ovvio identificare quale sia la cima vera – si legge sul sito ufficiale della spedizione nell’ultimo post pubblicato oggi -. In ogni caso avendo entrambi scalato la vetta del Nanga Parbat nel 2009, avevano una certa idea di cosa stavano cercando e alla fine l’hanno trovata dopo le 18”.

Le fotografie di vetta ritraggono un Allen e un Allan sorridenti, felici della memorabile impresa appena compiuta. Gli scatti sono stati pubblicati questa mattina, come annunciato nel fine settimana da un tweet di Cathy O’Down, la sudafricana membro del team internazionale che si è occupata della comunicazione della spedizione.

La scalatrice sabato ha spiegato che nei giorni della discesa di Allen e Allan non ha potuto inviare messaggi e dare aggiornamenti sui movimenti degli alpinisti, in quanto aveva lasciato loro il suo satellitare. Rientrata in possesso del telefono, ha avvisato che avrebbero pubblicato le foto della cima non appena si fosse collegata ad una buona connessione internet, non prima di questa mattina.

Oltre alle foto è arrivato da poco anche un dettagliato report che racconta gli avvenimenti al Nanga Parbat nei giorni di assoluto silenzio. La O’Down e gli sherpa sono arrivati al base il 14 luglio, dopo essere scampati a due pericolose valanghe che, secondo quanto dice la sudafricana, li avrebbero senz’altro uccisi se li avessero travolti. Nel frattempo Allen e Allan facevano un bivacco a 7700 metri per poi partire il giorno dopo per la vetta: dal 15 pomeriggio fino al 18 non avrebbero potuto più bere, non avendo con loro nulla per poter accendere il fornelletto e fare acqua.

Nei giorni difficili che sono seguiti gli inglesi avrebbero discusso anche di un recupero con l’elicottero, reso però impossibile dalla quota troppo elevata in cui si trovavano. Poi finalmente il 18 luglio l’incontro con gli alpinisti della spedizione ceca sulla via Kinshofer sulla parete Diamir: cibo, acqua e aiuto. Infine l’arrivo anche dei portatori d’alta quota e la loro ridiscesa al base.

A breve il racconto dettagliato della salita e soprattutto della discesa della spedizione al Mazeno Ridge.

 

Photo courtesy mazenoridge.com

 

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4 Commenti

  1. Impresa bestiale. Alpinismo con la A maiuscola. Alla faccia di chi va a fare 4 saltelli in bmx in cima all’Everest e di chi lo accompagna.

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