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Alpini, 300mila penne nere a Bolzano: un’adunata storica

Bandiera di Guerra a Bolzano (Photo courtesy ana.it)
Bandiera di Guerra a Bolzano (Photo courtesy ana.it)

BOLZANO — “Il ritorno nei luoghi dove molti hanno fatto la naja, il calore dei bolzanini e la città piena di Tricolori. Quella di Bolzano è stata un’Adunata storica, piena di momenti commoventi e condivisa da tutti i cittadini”. Queste le parole del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Corrado Perona, alla conclusione dell’85° Adunata degli Alpini, che ha invaso nei giorni scorsi la cittadina di Bolzano con oltre 300mila persone tra penne nere e simpatizzanti. Un’affluenza che è andata ben oltre le aspettative di tutti.

Una festa lunga 3 giorni, tra emozionanti momenti ufficiali e un’infinito tripudio di piazza. Si è conclusa con un grande successo anche quest’anno l’adunata nazionale degli alpini, che è stata ospitata in Alto Adige dopo ben 63 anni. La sfilata di ieri – che ha visto marciare nel cuore di Bolzano alpini di tutti i generi, dai reduci ai giovani della mini naja, dai cinofili alla protezione civile, dagli alpini di Sicilia a quelli della Valle d’Aosta – è durata oltre 10 ore.

In tribuna c’erano il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, il Capo Stato Maggiore della Difesa Biagio Abrate il Capo Stato Maggiore dell’Esercito Claudio Graziano e il comandante delle Truppe Alpine Alberto Primicerj e il presidente Franco Marini, che ha partecipato in rappresentanza del Senato. E lungo il percorso, migliaia di persone festanti e orgogliose di vivere anche quest’anno uno dei momenti più intensi della tradizione nazionale.

Uno dei momenti più suggestivi è stato il passaggio, venerdì sera, della Bandiera di guerra del 6° Alpini, che è stata accompagnata da lunghi applausi e accolta in piazza Walther dal generale Primicerj, comandante delle Truppe alpine, e dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli.

“La bandiera unisce coloro che sono andati avanti e coloro che vi si riconoscono; le medaglie che la onorano sono il segno del suo valore, non solo in guerra ma anche in pace, come nell’impegno per la protezione civile” ha detto il sindaco, che poi ha voluto aggiungere, riferendosi a recenti polemiche sulle bandiere: “Ogni discussione sulle bandiere deve tenere conto di un elemento fondamentale: quelle nostre si amano, quelle degli altri si rispettano”.

La più forte commozione è stata però domenica, durante la sfilata, al passaggio del caporale maggiore Luca Barisonzi, gravemente ferito in Afghanistan di recente, che ha sfilato con la sezione di Milano e, arrivato davanti al Labaro dell’Ana, ha voluto fare il saluto nonostante i gravi problemi di mobilità alle braccia.

Il Centro Addestramento Alpino di Aosta ha voluto ricordare il 1° caporal maggiore Simone Gamba, scomparso nei giorni scorsi sul Monte Bianco, con una piccola cerimonia alla Cittadella degli Alpini: dopo aver scalato una parete artificiale d’arrampicata, hanno osservato un minuto di silenzio, seguito dalle note di Signore delle Cime.

Un lungo applauso ha accolto anche il plotone in armi del Battaglione San Marco che ha sfilato insieme agli alpini. Sotto la tribuna d’onore lo striscione: “Gli alpini al fianco dei marò” per tenere alta l’attenzione sul destino dei due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorrre e Salvatore Girone. “Gli alpini non lasciano mai indietro nessuno, terremo alta l’attenzione su questi nostri soldati. Finché non saranno tornati a casa – ha commentato Perona -. Vogliamo che siano con noi alla prossima Adunata”.

“Rivolgo il mio deferente omaggio ai Caduti della specialità e al Labaro dell’Associazione Nazionale, simbolo di valore e amor di Patria – ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato a Perona ieri -. Quest’anno ricorre il 140° anniversario della costituzione del glorioso Corpo, che tanto ha dato al Paese nei due conflitti mondiali, negli interventi in soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali e nelle missioni internazionali per la sicurezza e la stabilizzazione delle aree di crisi. Sempre pronta, sempre schierata in prima linea nel suo generoso prodigarsi in opere e assistenza a favore della comunità e a sostegno di meritorie iniziative, l’Associazione Nazionale Alpini perpetua e diffonde i valori del Corpo e ne rinnova, nell’ambito della società civile, la storia e le tradizioni di valore, impegno morale e materiale e solidale dedizione”.

“Alpini d’Italia, Voi rappresentate un patrimonio unico per il Paese- ha detto il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola -, che ci consente di guardare con fiducia alle sfide future. Un patrimonio di valori che unisce, non divide, rispettoso di tutte le diversità”.

L’appuntamento è a Piacenza, nel 2013.

 

Photo courtesy www.ana.it

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2 Commenti

  1. hanno sfilato anche gli schutzen?
    sarebbe stata un ottima occasione di riconciliazione e manifestazione di amicizia

  2. Ma cosa c’entrano gli Schutzen???
    L’adunata era degli Alpini e Bolzano è in Italia mi sembra, e la manifestazione è riuscita perfettamente in barba a quei pochi che strillavano alla “provocazione”.
    O bisogna sempre metter d’accordo tutti tendendo la mano anche a chi non si sente italiano?
    Tranne quando ci sono da intascare i fondi e le sovvenzioni italiane ovviamente…

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