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Raggiunto il lago Vostok, il bacino sepolto sotto i ghiacci dell’Antartide

Il team dei ricercatori russi
Il team dei ricercatori russi

MOSCA, Russia – Sono finalmente a portata di mano i misteri del lago Vostok, il più grande bacino del mondo situato a 3.766 metri di profondità sotto i ghiacci dell’Antartide. Gli scienziati cercano di catturare un campione delle sue acque ormai da 15 anni, dal momento che il suo ecosistema costituisce un esemplare unico, intatto da almeno 25 milioni di anni, per questo preziosissimo alla scienza. E finalmente pochi giorni fa è arrivata la notizia del successo: il team di ricercatori russi è riuscito a perforare l’ultima barriera che li separava dalla superficie del lago subglaciale aprendo ora la strada alle analisi e alla possibilità di grandi scoperte (tra le quali spuntano ipotesi fantascientifiche).

La notizia risale a mercoledì quando è arrivata la conferma da parte dell’Istituto russo di ricerca sull’Artide e l’Antartide della notizia già anticipata dall’agenzia RIA Novosti: il team russo è riuscito a trivellare l’ultima barriera di ghiaccio che separava i loro strumenti dalla superficie del maestoso lago Vostok, con i suoi 250 chilometri di lunghezza e 50 di larghezza massima, uno dei più grandi laghi di acqua dolce della terra, posto a 3.766 metri di profondità sotto la calotta glaciale. Per dimensioni si avvicina al grande lago canadese Ontario, è profondo oltre mille metri ed è ricoperto da strati di ghiaccio risalenti a oltre 10.000 anni fa.

La raccolta e l’analisi vera e propria dei campioni probabilmente si svolgerà tra novembre 2012 e febbraio 2013, nell’estate Australe, ovvero il momento migliore per prelevare l’acqua del lago risalita nel pozzo di trivellazione. Fondamentale sarà non contaminare in alcun modo il campione durante il trasporto fino alla superficie, in modo tale da conservarne intatte le caratteristiche che lo rendono tanto speciale. Gli scienziati infatti sperano di risalire a un ecosistema intatto da almeno 25 milioni di anni che potrebbe rivelare importanti scoperte.

Lago Vostok
Lago Vostok

Sopra il lago si trova una cava di ghiaccio che contiene ossigeno e esercita pressione, e in alcuni punti l’acqua – nonostante il bacino si trovi sotto i ghiacci del Polo sud – raggiunge temperature fino a 30 gradi (forse perché si trova in una zona in cui la crosta terrestre è più sottile). Fatto sta che questa combinazione di condizioni potrebbe portare alla luce del sole forme di vita autoctone, mai entrate in contatto con il mondo di superficie.

Oltre a specie aliene, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, negli abissi del lago subglaciale potrebbero trovarsi altre straordinarie scoperte. Si ipotizza tra le altre, niente meno che i resti di Adolf Hitler, come vorrebbe una delle tante leggende che aleggiano intorno alla fine del Führer.

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5 Commenti

  1. Certe notizie si trovano in tempo reale solo da Voi. Complimenti! 15/25 milioni di anni sono molti: rispetto alla storia della vita sul nostro pianeta non po moltissimi, ma in ogni caso il lago riserva importantissime nuove conoscenze. Peccato la possibile presenza dei resti di Hitler: se solo fosse possibile, addio incontaminazione, e tutto per niente. Dato che molti stanno rischiando la vita per esaminare le acque del lago, non posso che assumere sia una bufala. AT

  2. veramente la notizia e’ apparsa il 6 febbraio fa’ sul sito di un noto quotidiano… 😉

    c’e’ comunque da dire che a parte loro e montagna.tv non l’ho trovata da nessun’altra parte… 🙁

  3. mi pareva che avessero trovato anche Elvis, là sotto, che faceva il bagno nel lago, ma non vorrei che fosse una bufala. …

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