AlpinismoAlta quota

Nives Meroi e Romano Benet tornano in Himalaya: dopo la malattia, il Mera Peak

Nives e Romano
Nives e Romano

TARVISIO, Udine — Ottime notizie dal mondo dell’alpinismo. Nives Meroi e Romano Benet, la coppia di scalatori più celebre d’Italia, ha dato notizia dell’imminente rientro in attività: a ottobre torneranno in Himalaya verso il Mera Peak, 6.476 metri. I due erano fermi da oltre un anno a causa di una grave malattia di Benet, che ora sembra essere finalmente in via di guarigione definitiva.

La tragedia, sul Kangchenjunga, probabilmente fu sfiorata di poco. Durante la salita all’ottomila himalayano, che per la Meroi avrebbe dovuto diventare il 12esimo senza ossigeno dandole la possibilità di diventare la prima donna al mondo ad averli saliti tutti e 14, Benet si sentì male. Alcuni malesseri, che l’alpinista si trascinava da tempo, peggiorarono di colpo in quota. Lui voleva che la moglie arrivasse comunque in cima, ma Nives si rifiutò. “Abbiamo sempre scalato insieme, salire da sola non avrebbe senso” disse. Tornarono a casa, e insieme intrapresero il difficile cammino di terapia durato diversi mesi.

A Benet è stata diagnosticata un’aplasia midollare severa e per guarire ha dovuto subire 2 trapianti di midollo osseo e un lungo periodo di isolamento. “Io e Nives ci siamo detti spesso – ha detto Benet ad una recente intervista ad Alp – che stavamo scalando il nostro quindicesimo ottomila, quello più importante. Mi è mancata tanto la libertà di movimento, e mi è mancata la dimensione del viaggio, più che la scalata in sè stessa: la gente, i paesi, i luoghi che incontri”.

Alpinisticamente parlando, erano due anni che non si avevano notizie della Meroi e di Benet. Fino ad oggi, quando finalmente Nives Meroi ha dato alla stampa la notizia del loro ritorno in alta quota.

“Da qualche mese abbiamo ripreso ad andare in montagna – ha detto la Meroi alla stampa -. Siamo stati sul Gran Paradiso: Romano è come rinato. Ora va tutto bene, e a fine ottobre pariamo per un trekking al Mera Peak, nella valle del Khumbu. Nessuna impresa alpinistica, andremo in vacanza con amici a trovare gli amici di lì, ma sicuramente per Romano sarà un test importante. “La malattia si affronta come la montagna: un passo dopo l’altro, in umiltà e senza mai perdere il coraggio”.

La coppia tarvisiana ha salirto insieme 11 ottomila senza ossigeno e senza portatori: Nanga Parbat, Shisha Pangma, Cho Oyu, Gasherbrum I e II, Broad Peak, Lhotse, Dhaulagiri, Everest, K2, Manaslu.

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14 Commenti

  1. Cari Nives e Romano
    Apprendendo la notizia che Romano è guarito sono veramente felice e vi auguro una buona spedizione, quest’anno il convegno nazionale dell’Accademico verrà tenuto a Dro in val del Sarca organizzato da mè se non siete via sarei contento di vedervi.
    Un abbraccio FURLY

  2. Dai Nives che se il Romano torna in forma e chiudi la sfida ai 14 io ti considererò comunque la prima ad averlo fatto. Chi più di te si è battuta dy fair means? Auguri a tuttti e due.

  3. FELICISSIMO DI SAPERLI DI NUOVO IN ATTIVITA, I MIGLIORI AUGURI DI BUON CAMMINO PER QUESTA COPPIA INOSSIDABILE

  4. Questa mattina, nell’apprendere la notizia, mio figlio di 12 anni ha esultato per voi.
    Nella sua gioia spontanea ho sentito anche la vostra in montagna. Di nuovo, finalmente!
    Forza Romano! Forza Nives!

  5. e’ davvero un grande piacere sapervi di nuovo pronti dopo il più duro degli 8000! Un abbraccio a entrambi,spero di vedervi e salutarvi l’8 ottobre quando siete a Belluno,ciao Roman e Nives.

  6. E’ la piu’ bella notizia che aspettavo! I migliori auguri per il futuro e che Dio vi benedica.
    Ciao Romano e Nives
    Carlo Soccolini

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