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Frozen, in arrivo un thriller sulle nevi americane

I tre protagonisti in una scena di Frozen
I tre protagonisti in una scena di Frozen

SNOWBASIN, Stati Uniti — Un horror-thriller sulle piste da sci di Snowbasin, sulle montagne americane dello Utah. E’ in arrivo nelle sale italiane “Frozen”: tre giovani sciatori prendono la seggiovia per un’ultima discesa, ma l’impianto improvvisamente si ferma e rimangono bloccati a mezz’aria senza che nessuno si ricordi di loro. Lotta per la sopravvivenza, contro il freddo, la fame, la bufera e qualcos’altro.

Un altro film ambientato in montagna sta per arrivare nei cinema italiani. E’ ambientato anche questo nello Utah, in America, ma narra una storia molto diversa da quella dell’alpinista Aron Ralston in “127 ore”, di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa.

In questo caso la pellicola è stata girata sulle nevi di Snowbasin, località situata a nord est di Salt Lake City. I protagonisti sono tre giovani, una ragazza snowboarder e due ragazzi sugli sci. Trascorrono una divertente domenica sulle piste, e nel tardo pomeriggio salgono sulla seggiovia per un’ultima discesa. Ovviamente sull’impianto sono soli quando le luci si spengono e la teleferica si ferma. Sembra che i tre siano stati dimenticati e la stazione sciistica non riaprirà fino al venerdì successivo. Nessuna possibilità di essere visti da qualcuno quindi.

Locandina del film Frozen
Locandina del film Frozen

A questo punto scatta la lotta per la sopravvivenza. Si lasciano scivolare a terra, uno di loro si fa male nella caduta, un altro sembra essere aggredito da un lupo. La ragazza rimasta sulla seggiovia si congela le mani senza guanti a causa del forte freddo.

Il film, che uscirà nei cinema il 25 marzo, è girato e scritto dal regista americano Adam Green. Gli attori principali sono Shawn Ashmore, che abbiamo visto nella trilogia di X-men e in Smallville, Emma Bell, che ha lavorato in alcune puntate delle serie tv Ghost Whisperer e Law & Order – I due volti della giustizia, e Kevin Zegers, che ha fatto parte del cast di telefilm come “Gossip Girl” e “Dr. House – Medical Division”.

In America, dove Frozen è uscito a febbraio, la critica l’ha definito intenso e carico di tensione, anche se il trailer non sembra presentare un nuovo capolavoro del cinema. Certo è che il film terrà lo spettatore incollato alla poltrona per 93 minuti di paura e suspense, tanto che in alcuni Paesi del mondo è stato vietato ai più piccoli: ai minori di 14 anni in Canada, di 15 in Gran Bretagna e Svezia, di 18 a Singapore e in Malesia.

 

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2 Commenti

  1. Ho letto alcune recensioni decisamente negative su questo film, e avendolo visto, non ne comprendo davvero il motivo. L’unico difetto che gli ho trovato, è che verso la fine mi è dsembrato un attimino lasciato in sospeso, ma questa è solo una mia personale impressione. Frozen è un thriller dalle sfumature horror, innegabilmente crudo e sconvolgente. A differenza di tante altre pellicole viste e riviste in cui scenari, sviluppi e protagonisti sono più che scontati, Frozen propone un modello più originale di horror/thriller, in cui non vengono tralasciate le emozioni umane (tra l’altro magistralmente rappresentate dagli attori), e in cui, malgrado la gran parte del film sia incentrata su tre ragazzi intrappolati su una seggiovia, non si cade mai in sciocche o volgari banalità, e in cui la tensione è sempre altissima. Trovo discutibile la decisione di Dan di lanciarsi da quell’altezza nella speranza di salvare gli altri due amici, e credo che, se l’idea di raggiungere il palo fosse giunta prima, forse i protagonisti si sarebbero salvati tutti, ma questa è solo un’ipotesi che non toglie comunque nulla al film in sé. Poi, vogliamo parlare delle possibilità che una situazione del genere si verifichi realmente? Che si possa correre il rischio di restare intrappolati su una seggiovia a centinaia di metri da terra? Beh, a questo punto credo che le probabilità siano molto vicine allo zero. Ma il punto qui non è analizzare le probabilità, bensì osservare la catena di sfortunatissime coincidenze che portano i tre a restare sospesi nel vuoto per giorni. Vogliamo criticare la pellicola per la sua trama? Allora forse sarebbe meglio, prima di smontarla di qua e di là, ricordare la marea di thriller e di horror spazzatura che ci ha investiti in questi anni; storie senza né capo né coda, una la copia riveduta dell’altra. Frozen non è nulla di tutto questo. Frozen è un film che merita, e che potrà anche contenere situazioni al limite del possibile, ma che è stata strutturata e interpretata in modo encomiabile. E su questo non si può fiatare.

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