Itinerari

Pedalando in Val d’Aveto

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La Val d’Aveto è il luogo ideale per le escursioni in mountain-bike o a piedi. Un pezzo di Liguria che ha meritato la “bandiera arancione” del Touring Club per l’ottimo rapporto uomo-ambiente e per la qualità dell’aria e dell’acqua della vallata.
 

 

 

 

Lunghezza: 40 Km
Difficoltà: Escursionistico 
Dislivello in salita: max 1.000 metri
Sterrato: sì
Tempo di percorrenza: 2 ore
Periodo consigliato: tutto l’anno
Comuni toccati: Rezzoaglio, S. Stefano d’Aveto
 
 
Il Monte Aiona ed il Monte Penna sono due vette obbligate nel diario di ogni amante del salire in alto. La Riserva delle Lame hadegli aspetti naturalistici unici, specialmente per alcune zone lacustri e per la vegetazione.
 
All’escursione in mountain bike consigliata si accede a Magnasco, dopo aver lasciato l’autostrada Genova-Livorno al casello di Lavagna e aver imboccato la provinciale per Santo Stefano d’Aveto; arrivati a Rezzoaglio, prendere il bivio per Santo Stefano d’Aveto.
 
A Magnasco (830 metri di quota), si lascia l’auto e si sale in bici. Sono da seguire le indicazioni per il Lago delle Lame (1067 m), per una strada tortuosa e asfaltata che conduce in prossimità dell’albergo accanto al lago. Da lì percorrere la pista forestale (visibile il rifugio) e, seguendo le indicazioni “Cappelletta”, imboccare la sterrata più a destra che sale subito, superando una fonte.
 
Proseguendo sulla via principale si incontrano i cartelli “Riserva Integrale delle Agoraie” e si continua a procedere fino a quando si arriva a un bivio facilmente riconoscibile perché, all’interno di un grosso masso, c’è un’effige della Madonna.
 
Quindi, deviare a destra e raggiungere il Passo della Gonnella e quindi la Cappella delle Lame. Proseguendo si sale un poco e poi si prende a scendere tra boschi e panoramiche sul Lago di Giacopiane. Trascurando incroci secondari si giunge ad un bivio, presso il quale si nota il cartello indicatore per il Rifugio Prato Mollo.
 
Cinquanta metri prima del rifugio, accanto a una cappelletta, parte sulla sinistra un sentiero (segnavia Fie rombo rosso) che porta al Passo della Spingarda (1561 metri).
Da qui, per una sterrata, si scende a incrociare una nuova sterrata (segnavia Fie rombo giallo vuoto) sulla quale si scende piegando a destra e arrivando su un’ampia pista forestale in prossimità di uno slargo sulla sinistra che segue il crinale. Poco oltre, si scende da questo per una ripida stradina in mezzo al bosco.
 
Passato un torrente la stradina migliora: il fondo adesso è selciato e termina nel paese di Amborzasco, da dove, per strada asfaltata, si ritorna a Magnasco.
A piedi al monte Penna
La zona merita talmente dal punto di vista escursionistico che può essere interessante legare al percorso ciclistico la salita al Monte Penna (1735 metri). Da Amborzasco proseguire fino alla casa forestale del Monte Penna (1387 metri), dove si lascia l’auto. Si prende un sentiero nel bosco in direzione est-sud-est (segnavia Fie, triangolo giallo pieno) fino alla forcella tra il Monte Penna ed il Monte Pennino.
 
Si prosegue nei pressi della cresta nord-est sul ripido versante nord, con i tratti più esposti attrezzati con corde metalliche, e in breve si guadagna la vetta. La discesa si effettua lungo il costone occidentale della montagna (segnavia Fie, croce gialla) fino al Passo dell’Incisa (1463 metri) da dove una sterrata riporta alla casa forestale.
 
 
Come arrivare
Autostrada A12 Genova-Livorno, uscita al casello di Lavagna, quindi provinciale in direzione Santo Stefano d’Aveto; arrivati a Rezzoaglio prendere il bivio sulla destra per Santo Stefano e fermarsi al paese di Magnasco.
 
Per informazioni:
Ente Parco dell’Aveto tel. 0185-340311
 
 
 
 
A cura dell’ Agenzia regionale per la promozione turistica "in Liguria"
 
www.turismoinliguria.it
Puoi scaricare la guida completa degli itinerari liguri (in formato pdf) cliccando qui

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